Due ritratti maschili e un ritratto femminile
disegno
post||post 1930||1600 - ante||ante 1950||1609
Bortolotti, Tino (1884-1954)
1884-1954
Il disegno raffigura al centro un volto maschile frontale affiancato a destra da un altro di tre quarti. Il volto al centro presenta tratti somatici simili a quelli dell’artista, con i capelli tirati all’indietro che lasciano libera la fronte alta e spaziosa, gli occhi cerchiati da profonde rughe di espressione e la bocca carnosa incorniciata dai baffi. Diversamente, il volto maschile di tre quarti risulta meno connotato. Nella parte inferiore del foglio, a destra, compare inoltre il ritratto di profilo di una donna matura con i capelli raccolti in uno chignon alto. Sotto quest’ultimo si legge l’iscrizione manoscritta con la quale la figlia Alba autentica il disegno come opera del padre Timo.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta da lucido/ carboncino
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ATTRIBUZIONI
Bortolotti, Tino (1884-1954)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
- INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La produzione grafica di Timo Bortolotti trova un riscontro puntuale nel nucleo di 192 disegni (154 fogli) databili tra gli inizi del Novecento e il 1954, anno di morte dello scultore, conservati presso il Museo Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento a Montevarchi (AR). L’attività grafica documentabile inizia all’età di circa vent’anni (1904 ca.). Anche nella produzione grafica Bortolotti mostra interesse prevalentemente per i volti e i corpi femminili e almeno fino all’inizio del secondo conflitto mondiale, quando rallenta la produzione plastica, i suoi disegni sono studi funzionali alla modellazione di sculture che rivelano un’attenta osservazione dal vero. Nell’opera in esame la tecnica utilizzata, il foglio di piccole dimensioni e la raffigurazione di tre volti su un unico foglio, di cui quello maschile in due angolazioni diverse, suggeriscono che si tratti di uno schizzo eseguito per fissare un’idea da sviluppare in un secondo momento. Sulla base del confronto con altri disegni il ritratto maschile è identificabile con un autoritratto databile al quarto-quinto decennio del Novecento. L’iscrizione in basso a destra rimanda a Alba Bortolotti Gianferrari (1910-1995), primogenita di Timo e della prima moglie Irma Laini, morta nel 1910. Alba sposò Ettore Gian Ferrari (1908-1982), protagonista della scena culturale nazionale e ideatore nel 1942 dell’Ufficio Vendite alla Biennale di Venezia.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo MAST di Castel Goffredo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0