Carlo Borromeo
reliquiario
ca. 1610 - ca. 1610
Il reliquiario a mezzo busto presenta un bordo inferiore a piedistallo caratterizzato da due volute speculari. In corrispondenza del petto è presente un’apertura ovale inserita entro cornice mistilinea originariamente destinata ad accogliere le reliquie del santo non più esistenti. Fedele alla consueta iconografia, il santo indossa la cotta bianca con colletto sormontata dalla mozzetta rossa.\n
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO reliquiario
-
MATERIA E TECNICA
legno/ scultura/ pittura
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
- INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario proviene dall’oratorio di Sant’Apollonio in Castel Goffredo. L’iconografia di Carlo Borromeo (1538-1584) conobbe una crescente popolarità mentre era ancora in vita anche se una vera e propria produzione della sua effigie si ebbe a ridosso della canonizzazione avvenuta nel 1610. Il suo ritratto resta uno dei più riconoscibili nell’arte lombarda tra Sei e Settecento. In un atto notarile del 1618 il cardinale Federico Borromeo, cugino di Carlo, citando il ritratto di Ambrogio Figini raffigurante San Carlo (oggi conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano) dichiarava che detto quadro “si ha per la miglior testa che di lui sia stata fatta in pittura”. La testimonianza e l’osservazione della maschera mortuaria del santo conservata nel convento dei Cappuccini a Milano, concorrono nel fissarne la fisionomia soprattutto nel naso robusto. Alla sua morte e canonizzazione seguì l’istituzione del culto a lui dedicato anche a Castel Goffredo. Stilisticamente il manufatto rimanda all’ambito mantovano.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE S23
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0