lanterna processionale di Morandi, Gaetano; Prati, Francesco (terzo quarto sec. XVIII)

lanterna processionale 1767 - 1767
Morandi, Gaetano; Prati, Francesco (notizie 1767 [unico Anno Di Attività Conosciuto]; Notizie 1768 [unico Anno Di Attività Conosciuto])
notizie 1767 [unico anno di attività conosciuto]; notizie 1768 [unico anno di attività conosciuto]

Le quattro lanterne processionali sono opere di intaglio di alta qualità, tra le più raffinate che si conservano nella prepositurale di Sant’Erasmo. Hanno la forma di un tabernacolo aperto su tutti e tre i lati, dove la struttura architettonica si stempera in una serie di fregi e volute, spesso traforate, di straordinaria leggerezza ed eleganza. Le luci erano protette da cristalli, da vetri rossi e da specchi. Montati su picche e posti ai quattro angoli dell’altare del SS. Sacramento, erano utilizzate nelle cerimonie più importanti e nelle processioni. \n

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO lanterna processionale
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    metallo/ traforo
    SPECCHIO
    vetro/ piombatura
  • ATTRIBUZIONI Morandi, Gaetano; Prati, Francesco (notizie 1767 [unico Anno Di Attività Conosciuto]; Notizie 1768 [unico Anno Di Attività Conosciuto])
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
  • INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In data 3 gennaio 1767 la Compagnia del SS. Sacramento delibera di far realizzare quattro lanterne processionali per le quali, il 2 luglio dello stesso anno, viene pagato Gaetano Morandi, intagliatore di Mantova, la doratura viene eseguita da Francesco Prati, doratore di Mantova, sulla base di una delibera assunta in data 5 aprile 1767, mentre il relativo pagamento gli viene corrisposto nel 1768. Questi oggetti sono menzionati nell’inventario del 1826, dove sono posti nel secondo Camerino degli argenti della chiesa prepositurale di Sant’Erasmo insieme agli apparati dell’intagliatore Pietro Cariola. La medesima tipologia si rintraccia un po’ ovunque. A Venezia, per esempio, pare che le stesse lanterne siano nate per usi profani. In molte case dell’aristocrazia, infatti, si illuminavano gli androni a pian terreno con lampioni mobili, a volte a luce singola, altre a triplice fiamma, detti “fanaloni da galera” a ricordo del loro uso sulle navi e per celebrare in questo modo le glorie marinare delle famiglie.\n\n\n\n
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE S23
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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