armadio di Castellani, Andrea (ultimo quarto sec. XVIII)

armadio 1789 - 1789
Castellani, Andrea (periodo Di Attività Noto Notizie 1773-1785)
periodo di attività noto notizie 1773-1785

L’armadio presenta due ante con lesene laterali lisce e riquadrate da una cornice modanata: il cappello, aggettante in corrispondenza delle lesene, è formato da una fascia liscia e un bordo superiore modanato. Ciascuna delle due ante è costruita a telaio con due specchiature decorate da formelle a doppio rilievo, formate da linee spezzate, scavate nel massello. La parte inferiore dell’armadio è costituita da un basamento all’interno del quale scorre un cassetto decorato con due formelle sagomate. Esso appare delimitato lateralmente da due lesene a mensola intagliate a forma di foglia d’acanto, che in realtà fanno parte del cassetto stesso, e poggia su una base modanata sostenuta da piedi a mensola anch’essi intagliati a motivi vegetali.\n\n\n\n

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO armadio
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio
  • ATTRIBUZIONI Castellani, Andrea (periodo Di Attività Noto Notizie 1773-1785)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
  • INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si deduce da un pagamento del 22 marzo 1789, l’autore dell’armadio è da identificare con il falegname castellano Andrea Castellani. Di lui si sa che fu garzone di Luigi Tommasi nella lavorazione della bussola centrale della chiesa prepositurale di Sant’Erasmo nel 1780. Sebbene quest’ultima fosse stata commissionata dal prevosto don Pietro Maria Albertini (1757-1780), fu il suo successore don Costantino Coppini (1780-1805) a saldarne la fattura ed è probabile che questi abbia deciso di rivolgersi al Castellani per nuovi lavori, facendone il suo artigiano di fiducia. L’armadio è menzionato nell’inventario del 1805 redatto da don Vincenzo Giliani in morte del prevosto Coppini, cui si deve l’istituzione dell’archivio parrocchiale in apposito locale, al piano terreno della Canonica. L’armadio fu sicuramente costruito per ospitare un archivio perché l’anta ha due serrature. Inoltre porta i segni della presenza di una cimasa (ora perduta). Il mobile archivio è pienamente settecentesco e lo si può datare al 1789 solo pensando ad un autore che si attarda su stilemi superati. L’armadio doveva avere all’interno un divisorio centrale verticale, al quale si agganciava l’anta di sinistra, e alcuni ripiani. Anche per questo motivo si esclude che fosse destinato all’alloggio di abiti.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE S23
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1789 - 1789

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'