Giuditta e l'ancella. Giuditta e l'ancella
disegno
post 1601 - ante 1699
Il foglio ritrae in primo piano due figure femminili. La donna di sinistra, probabilmente un ancella, porta in mano una lanterna e una brocca, l'altra invece è colta mentre conversa animatamente. A sinistra in un fossato si intravedono delle figure con delle corna, probabilmente i dannati e in lontananza un accampamento militare di cui sono visibili le tende. Sullo sfondo invece si riconosce una città cinta da alte mura.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ penna e inchiostro nero/ acquarello/ matita
- AMBITO CULTURALE Ambito Tedesco
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Pavia. Collezione Malaspina
- LOCALIZZAZIONE Castello Visconteo
- INDIRIZZO Viale XI febbraio, 35, Pavia (PV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera potrebbe riferirsi ai racconti riguardanti Giuditta. \nLa storia è tratta dal Libro di Giuditta databile al II secolo a.C., ma noto solo a partire dal 382 d.C. in Occidente e dal 692 d.C. in Oriente.\nGiuditta fu una giovane ebrea originaria della Betulia, citata nella Bibbia per le sue gesta eroiche che portarono alla liberazione del suo popolo assediato da Nabucodonosor. Secondo gli scritti Giuditta, nota come la più bella tra le donne del luogo, si presentò all' accampamento del generale Oloferne, con abiti eleganti in modo da entrare nelle sue grazie. \nGiuditta riuscì pertanto ad addentrarsi nella tenda del generale e convincerlo a mangiare e a bere finché non cadde addormentato nel suo letto, dando così occasione alla giovane donna di ucciderlo grazie all'aiuto di un'ancella, liberando pertanto il suo popolo.\nL' opera potrebbe essere tratta da incisione, è possibile si tratti di un autore tedesco.\nIl disegno è stato precedentemente attribuito ad Antonio Fantuzzi detto Antonio da Trento, conosciuto come incisore e pittore. La sua formazione presso il Parmigianino è attestata sin dal 1530, successivamente fu attivo a Fontainebleau, in Francia, dove lavorò sotto la guida del Primaticcio, realizzando la decorazione su invenzioni di Primaticcio, Giulio Romano e del Rosso Fiorentino. A lui potrebbe rimandare il monogramma riportato sul verso.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Pavia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0