violino di Sgarabotto, Gaetano (sec. XX)
Strumento realizzato con cura e attenzione alla definizione dei dettagli. Il fondo e la tavola armonica sono costituiti da due pezzi giuntati. La vicinanza del filetto al bordo dello strumento e il suo spessore -estremamente sottile- conferiscono alle due tavole un aspetto leggero ed elegante grazie ad un bordo ben arrotondato e privo di eccessive spigolature. Le punte sono ben lavorate e definite. Caratteristico il taglio dei fori di risonanza che presentano una paletta superiore molto larga e il giro superiore e inferiore tagliato molto stretto vicino alle rispettive palette. Le fasce presentano la giunzione alle punte tinta di nero. Caratteristica la lavorazione della testa che presenta una nocetta poco pronunciata, uno smusso ben marcato e le pareti della cassetta dei piroli abbondanti in spessore. Il ponticello non è originale.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO violino
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MATERIA E TECNICA
legno di acero
legno di palissandro
legno di abete rosso o abete bianco
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ATTRIBUZIONI
Sgarabotto, Gaetano (1878-1959)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Violino. Civiche Collezioni Liutarie - Liuteria italiana del Novecento
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Arte
- INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi 5, Cremona (CR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gaetano Sgarabotto, liutaio di origini vicentine, ma residente a Parma (via Piave 4), partecipa con un violino e un quartetto alla Mostra-concorso nazionale di liuteria moderna organizzata a Cremona dal 16 maggio al 15 giugno 1937 in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Stradivari. Ottiene il terzo premio sia nella categoria "violino" che nel "quartetto". Secondo quanto prevedeva il regolamento del concorso, gli strumenti vincitori vennero acquisiti dall'Ente Nazionale per l'Artigianato e le Piccole Industrie (ENAPI) che nel 1938 li donò al costituendo Museo di liuteria moderna che doveva avere sede a Cremona.\nGaetano Sgarabotto si formò come intagliatore presso l’Accademia Olimpica di Belle Arti di Vicenza. Il suo interesse per la liuteria cominciò nel 1902 con il suo trasferimento a Milano, in San Felice, e proseguì con l’apprendistato presso le botteghe di Leandro Bisiach e di Romeo Antoniazzi. Successivamente fece ritorno a Vicenza, ma in questa fase le etichette dei suoi strumenti continuarono a riportare Milano come luogo di fabbricazione e nel 1928 trasferì il proprio laboratorio a Parma, ove assunse la direzione della locale scuola di liuteria annessa al conservatorio. Lasciò l’incarico nel 1937, anno in cui si spostò a Brescia. La sua carriera fu costellata dal conseguimento di numerosi premi e riconoscimenti: vinse la medaglia d’oro ai Concorsi di Torino, Parigi e Milano rispettivamente nel 1898, nel 1900 e nel 1906. A Bruxelles vinse il Gran Premio nel 1910; nel 1920 a Roma ottenne il primo premio presentando un quartetto e nello stesso anno a Padova venne premiato con la coppa d’argento. Sgarabotto fu un personaggio prestigioso nel campo delle arti e delle scienze applicate: oltre ad essere insignito del cavalierato nel 1918 egli fu membro onorario della Reale Accademia Filarmonica di Roma e membro giurato in concorsi internazionali di liuteria in Europa ed in America. Oltre a costruire strumenti nel solco della tradizione cremonese, elaborò anche un personale modello di violino che ebbe un discreto successo. Di eccellente qualità sono pure le sue vernici, di tonalità giallo-trasparente. Il figlio Pietro fu pure un liutaio di buon livello.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo del Violino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0