Madonna dalle Tre Mani. Madre di Dio dalle tre mani con in braccio il Figlio benedicente.
dipinto
1801 - 1810
Ignoto (ignoto)
ignoto
Icona russa raffigurante la Madre di Dio delle Tre Mani con in braccio il Figlio benedicente. Il canone iconografico di questa icona è strettamente legato alla figura del grande teologo S. Giovanni Damasceno (VIII sec.). L'icona mariana, il cui prototipo è l'Odighitria, presenta in basso, una mano che era posta sull'immagine venerata come ex-voto. Il fondo decorato e dorato presenta motivi a rilievo.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
materiali vari/ Tempera all'uovo su tavola con applicazione di foglia d'oro
- AMBITO CULTURALE Ambito Russo
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ATTRIBUZIONI
Ignoto (ignoto)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE M.A.C.S. - Museo d'Arte e Cultura Sacra. Collezione privata Giovanni Bassetti
- LOCALIZZAZIONE M.A.C.S. - Museo d'Arte e Cultura Sacra
- INDIRIZZO Vicolo Chiuso, 22, Romano Di Lombardia (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Madre di Dio delle Tre Mani è un'immagine che nasce nell'VIII secolo in Siria durante la lotta in difesa delle icone. Si può considerare il primo "ex voto" nella storia della pietà cristiana. Questa immagine è collegata alla vicenda del grande teologo siriano Giovanni Damasceno, difensore del culto delle immagini. La storia narra che l'imperatore Leone III Isaurico per contrastare Giovanni Damasceno lo accusò ingiustamente davanti al califfo di Damasco, che gli fece tagliare la mano destra. Giovanni Damasceno passò la notte in preghiera e promise a Dio che se la mano gli fosse stata restituita avrebbe continuato nella sua lotta in difesa delle icone. La Vergine gli apparve in sogno rassicurandolo: "la tua mano è guarita...". Ridestandosi guarito Damasceno compose l'inno "in te si rallegra" e apparve come ex voto una mano d'argento sull'icona della Madre di Dio. Nasce da questo racconto l'iconografia della Madre di Dio con Tre Mani. Giovanni portò con sé l'icona nel monastero di San Saba in Palestina, dove morì centenario; da qui l'icona fu trasferita in Serbia dall'arcivescovo Saba e poi al monastero greco di Chilandari, sul monte Athos. Qui nacque la versione con la terza mano che esce "naturalmente" dal manto della Vergine.\nL'icona in analisi si ispira al secondo modello originale, ovvero quello del monastero di Chilandari sopra citato.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ M.A.C.S. - Museo d'Arte e Cultura Sacra
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0