San Nicola. San Nicola con la destra benedicente, sostiene con l'avambraccio sinistro il vangelo aperto. Ai lati del volto a sinistra Gesù Cristo e a destra la Madre di Dio.
dipinto
1801 - 1810
Ignoto (ignoto)
ignoto
Icona russa raffigurante San Nicola con la destra benedicente, sostiene con l'avambraccio sinistro il Vangelo aperto, su cui è scritto "In quel tempo si fermò in un luogo pianeggiante..." (Luca 6,17). Ai lati del volto a sinistra Gesù Cristo e a destra la Madre di Dio che restituiscono a Nicola le insegne vescovili, sottratte quando fu imprigionato perché si era opposto all'eresia di Ario.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
materiali vari/ Tempera all'uovo su tavola con applicazione di foglia d'oro
- AMBITO CULTURALE Ambito Russo
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ATTRIBUZIONI
Ignoto (ignoto)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE M.A.C.S. - Museo d'Arte e Cultura Sacra. Collezione privata Italo Poletti
- LOCALIZZAZIONE M.A.C.S. - Museo d'Arte e Cultura Sacra
- INDIRIZZO Vicolo Chiuso, 22, Romano Di Lombardia (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE San Nicola è tra i santi più venerati in Russia. Il suo nome è ugualmente ed ampiamente diffuso sia in Oriente, dove visse ed operò, sia in Occidente, dove sono conservate le sue sacre reliquie. La storia del santo è accompagnata da una ricchissima letteratura agiografica, di cui è possibile ricordare soltanto alcuni momenti salienti. Nato a Patara nel 280, la tradizione narra che il santo fin dalla nascita rispettava i digiuni imposti dalla regola ortodossa, rifiutando il latte materno fino al tramonto nei giorni di mercoledì e venerdì. Inoltre pare che egli, ancora neonato si reggesse perfettamente in piedi; una volta adulto aveva ricevuto una cospicua eredità dai genitori che distribuì ai poveri. Fu vescovo di Myra, in Licia, dove morì tra il 345 e il 352. Al concilio di Nicea si oppose vivacemente al vescovo eretico Ario, fu spogliato dalle sacre insegne e incarcerato, ma Cristo e la Vergine gli apparvero restituendogli la libertà e la dignità vescovile, confermandolo nella vera fede. \nL'iconografia russa prevede due fondamentali tipi di raffigurazione del taumaturgo: con la mitra, secondo la denominazione popolare "Nicola d'inverno", giacché la Chiesa Ortodossa, commemora San Nicolail 6 dicembre, nel giorno della morte; senza mitra, il cosiddetto "Nicola d'estate", perché collegato alla festa del 9 maggio, in cui si ricorda il trasferimento delle spoglie del santo a Bari.\nL'icona in analisi raffigura San Nicola d'estate, senza mitra. La sua iconografia classica lo ritrae a mezzo busto, in abiti vescovili, avvolto nell'omorphorion ornato di cornici, benedicente e con il Vangelo aperto in mano. La fermezza del volto, la fronte alta e solcata dalle rughe, i grandi occhi concentrati segnati dalle folte sopracciglia, la corta barba, fanno di Nicola l'immagine del difensore della fede cristiana contro l'eresia oltre che l'esorcista e il guaritore.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ M.A.C.S. - Museo d'Arte e Cultura Sacra
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0