Bozzetto di elettrotreno per campagna pubblicitaria della Società Breda. elettrotreno, iscrizione

disegno post 1950/02/21 - ante 1950/02/21

Disegno a tempera con ritocchi a biacca realizzato su foglio di carta incollato su cartone e riquadrato con una cornice bianca di carta. In sovrapposizione, incollato sul bordo superiore, foglio di carta da lucido con iscrizioni a stampa su ritaglio di carta incollato e indicazioni editoriali manoscritte.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura a tempera/ biacca
  • ATTRIBUZIONI Studio Araca (attr.) (notizie Sec. Xx Metà)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione ISEC Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea
  • LOCALIZZAZIONE Fondazione ISEC Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea
  • INDIRIZZO Largo La Marmora, 17, Sesto San Giovanni (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Enzo Forlivesi Montanari detto Araca (Santiago del Cile 1898 - Milano 1989) è considerato tra i più famosi affichiste in campo internazionale. Formatosi dapprima a Lucerna, si trasferisce a Parigi presso l'Accademia Grande Chaumière dove continua a studiare pittura. Assunto dallo stabilimento grafico Dorland da inizio all'attività di pubblicitario e riesce in seguito ad approdare presso la casa editrice Vercasson. Per questi editori esegue numerosi cartelli di successo firmando con il proprio cognome. \nIntorno al 1930 si trasferisce a Milano. Qui comincia a lavorare presso le Arti Grafiche Baroni e allo stesso tempo apre un proprio studio pubblicitario. Nel nostro Paese firma con lo pseudonimo spagnolo di «Araca» (it.Perbacco!) non potendo utilizzare il proprio nome per motivi contrattuali con gli stampatori francesi. Alla fine del decennio inizia la collaborazione con l'Ufficio Pubblicità della Breda che prosegue fino ai primi anni Cinquanta. "...Nel lavoro con la Breda, Araca somma la sua formazione di pittore con il linguaggio della grafica pubblicitaria, aggiornato dall'uso della fotografia di fabbrica come bozzetto figurativo su cui elaborare la composizione. I fogli, cartoni su cui l'artista stende con generosità tempere opache rifinite a carboncino, china o biacca, si caratterizzano per la tecnica pittorica scarna ma efficacissima, fatta di poche tonalità contrastanti e un segno incisivo e semplificato di matrice novecentista." (D. Bigazzi, G. Ginex (a cura di), L'immagine dell'industria 1881-1945, Silvana Editoriale, Milano 1998).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione ISEC - Sesto San Giovanni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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