Leone
slitta,
post 1700 - ante 1799
La grande slitta è costituita da un corpo a forma di leone accovacciato, intagliato nel legno al pari di una scultura vera e propria, scavato internamente e rivestito di velluti rossi in modo da accogliere comodamente i passeggeri. Il muso è allungato e quasi mostruoso per i grandi denti acuminati e sporgenti. Al conducente è riservato il sedile-coda, sorta di penisola piatta e allungata rivestita anch'essa di velluto. Tramite barre metalliche, l'animale è montato su due pattini in ferro e legno che si raccordano frontalmente, incurvandosi verso l'alto di circa 90 gradi.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO slitta
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MATERIA E TECNICA
legno/ sagomatura/ scultura/ intaglio/ pittura
ferro, battitura
velluto
- AMBITO CULTURALE Bottega Valtellinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Valtellinese di Storia e Arte
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Sassi De' Lavizzari
- INDIRIZZO Via Maurizio Quadrio, 27/ p, Sondrio (SO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Slitte zoomorfe simili a questa, trainate da uno o più cavalli, erano diffuse nel Settecento in tutta la Rezia e più in generale nelle aree alpine centrali. Appartenevano alle famiglie più in vista e più facoltose, di qui probabilmente la scelta di soggetti caratteristici legati alla nobiltà quali il leone o il cigno. Presso il museo di Sondrio nel Fondo Ligari sono conservate quattro stampe antiche che riproducono varie tipologie di fantasiose slitte a forma di animale, impiegate soprattutto nel XVIII secolo durante il periodo di carnevale. Questa slitta è giunta al Museo nel 1958 grazie alla donazione di Camilla Pratolongo vedova Parravicini, già vedova di Francesco Sassi de' Lavizzari, colui che nel 1922 aveva lasciato al Comune di Sondrio lo storico palazzo che ora ospita le collezioni civiche.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Sondrio
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0