portale - ambito lombardo||ambito fiorentino (sec. XV)
La porta reca due lesene di grandi dimensioni con sei scanalature. Le lesene poggiano su basi attiche e mostrano capitelli con volute a S, al di sotto dei quali sono scudi che dovevano contenere stemmi oggi abrasi, Le lesene sorreggono un'ampia trabeazione tripartita con architrave a due fasce, un fregio figurato e una cornice superiore. Due modanature affiancano le fasce dell'architrave. Sormontano la cornice superiore, coronando il portale, tre elementi isolati a candelabra. Un accentuato sapore antiquario denota la forma delle scanalature delle lesene. Ai lati del portale si trovano due piccoli putti, al di sopra di due grandi campane di fiori e di frutta. Completano il portale le quattro grandi figure che affiancano le lesene maggiori all'esterno. In basso compaiono due grandi guerrieri. Sovrastano figure cortesi di dame.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO portale
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MATERIA E TECNICA
marmo
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo||ambito Fiorentino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Portale del Banco Mediceo è appartenuto al palazzo di Cosimo de' Medici in Milano, già via dei Bossi n. 1774-3, oggi n. 4, scelto come residenza del Banco e residenza di Pigello Portinari, amministratore della filiale milanese. Lo smontaggio del portale risale agli anni sessanta del XIX secolo ad opera dei proprietari del palazzo, i Valtorta, che volevano ricostruire l'edificio cedendo la porta al mercante d'arte Giuseppe Baslini. Il Comune di Milano, nel 1863, ne delibera l'acquisto per 24.000 lire, e la destina la porta al Museo Patrio di Archeologia. La porta, descritta nel "Trattato di Architettura" del Filarete sembra avere conservato la forma e il corredo scultoreo originario, con la presenza delle effigi del duca e della duchessa e gli emblemi araldici collocati diffusamente nel portale, mentre risulta diversa la misura della luce interna. Giorgio Vasari attribuisce la porta a Michelozzo di Bartolomeo, architetto di Cosimo a Firenze. Il Palazzo, realizzato per volere di Cosimo de'Medici, era stato ceduto nel 1455 da Francesco Sforza a Cosimo con atto di donazione. La corrispondenza tra Pigello Portinari e Giovanni, figlio di Cosimo, relativamente ai lavori del Palazzo milanese induce a ritenere il 1461 la data di conclusione dei lavori, procedendo alla decorazione interna del palazzo. Non vi sono notizie precise circa la data di realizzazione del portale. Il carattere del portale è monumentale, vi sono utilizzati gli ordini architettonici e forte è l'ispirazione antiquaria. (Gritti, 2013)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0