Stemma

stendardo, post 1933 - ante 1949

Gonfalone della Provincia di Pavia in seta azzurro chiaro, ricamata con filo dorato e parte terminale smerlata con frangia. Intorno bordo ricamato con fregi dorati: volute e racemi; al centro stemma della Provincia, sovrastato dalla corona con ramo d'ulivo e di quercia. Campeggia l'iscrizione in oro "Provincia di Pavia". Lo stemma porta inquadrati in uno scudo, a destra in alto, l'arma di Pavia, a sinistra l'arma di Voghera, a destra in basso l'arma di Mortara e a sinistra in basso, l'arma di Vigevano. Due nappe laterali e asta in ottone dorato con pomoli alle estremità.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO stendardo
  • MATERIA E TECNICA filo dorato
    ottone dorato
    seta ricamata
  • AMBITO CULTURALE Ambito Locale
  • ATTRIBUZIONI Ditta Cav. Antonio Origoni (di Pavia) (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Provincia di Pavia - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Italia, 2, Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'Amministrazione provinciale di Pavia, non disponeva di un proprio stemma regolarmente riconosciuto e fece domanda alla Consulta Araldica per ottenere il riconoscimento del gonfalone provinciale e l'iscrizione della provincia stessa nel Libro Araldico degli Enti morali. La domanda fu accolta con decreto 11 luglio 1933, XI, del capo del Governo. Il prof. Giorgio Kienerck, direttore della Civica scuola di Pittura di Pavia, fu consulente nell'ideazione dello stemma e del gonfalone. Lo stemma porta inquadrati in uno scudo, a destra in alto, l'arma di Pavia, croce bianca in campo rosso; a sinistra l'arma di Voghera, divisa in due distinti campi, il superiore a fondo d'oro con l'aquila nera ad ali spiegate e l'inferiore, a fondo rosso, che reca, nella parte soprastante, tre fasce nere dimezzate a tre fasce bianche; a destra in basso l'arma di Mortara, divisa in due campi, il superiore a fondo bianco con l'aquila nera ad ali spiegate e l'inferiore con un cervo che si abbevera ad una fonte, presso una quercia, al margine di una grande foresta, la "silva pulcra", attraverso la quale passò la regina Teodolinda quando, sposato Agilulfo, da Lomello andò a Monza (e sarebbe stata in fondo al 'viale della regina' la fonte del cervo); a sinistra in basso, l'arma di Vigevano, portante in campo rosso un castello merlato ad una sola porta, con a destra un'alta torre merlata. Sopra lo scudo vi è la corona di Provincia, formata da un cerchio d'oro gemmato con le cordonature lisce ai margini, racchiudente due rami, uno di ulivo (bacche verdi) e uno di quercia, decussati e ricadenti all'infuori (potrebbe essere un richiamo alla corona ferrea). Questo gonfalone fu confezionato e offerto dalla Ditta Cav. Antonio Origoni di Pavia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Pavia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1933 - ante 1949

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE