Operaio. Forma avviluppata, con una forte tensione alla verticalità, diversi elementi sporgono dal corpo centrale della scultura
scultura,
post 1967 - ante 1967
Cortelazzo, Gino (1927-1985)
1927-1985
composizioni di invenzione
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
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ATTRIBUZIONI
Cortelazzo, Gino (1927-1985)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
- LOCALIZZAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
- INDIRIZZO Via Guido da Suzzara, 48/B, Suzzara (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al XXI° Premio Suzzara (1968) vinse il puledro. Opera da cui emerge un'inquietudine esistenziale, un travaglio plastico, espressi dalle forme sinuose che si alternano ai tagli secchi e dalle superfici lucide che si sovrappongono ai neri opachi. L'artista, nato a Este nel 1927, ebbe come maestro Mastroianni all'Accademia di Bologna: quindi ottenne la cattedra di scultura all'Accademia di Ravenna, dove insegnò fine alla fine degli armi Settanta. Il suo mondo ideale era lo studio nella campagna di Este: ma la sua curiosità spaziava dovunque, sorretta dall'amicizia di critici come Marchiori. Argan, Mazzariol, Malgrado la sua natura problematica. seppe raggiungere esiti del tutto autonomi e originali, senza lasciarsi influenzare nemmeno dagli artisti che più amava (Boccioni e Martini). La partenza di Cortelazzo è sempre stata dalla natura: soprattutto da quella organico-vegetale. Come appare nella fiera essenzialità del "Toro" del 1975, oppure nel volgersi più tormentato delle lamiere nel "Brigantino" del 1974, l'opera di Cortelazzo si pone quale ricerca di un equilibrio tra natura e astrazione, tra semplicità e complessità, tra fermezza ideale e movimento vitale.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Mantova
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0