Le contadine. Mezzibusti femminili attorno ad un tavolo
dipinto,
post 1964 - ante 1965
Plattner, Karl (1919-1986)
1919-1986
genere
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
OLIO SU TELA
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ATTRIBUZIONI
Plattner, Karl (1919-1986)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
- LOCALIZZAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
- INDIRIZZO Via Guido da Suzzara, 48/B, Suzzara (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera vinse il puledro al Premio Suzzara 1965. L'opera, dipinta a mezzo di una pennellata corposa, grassa e nervosa, si distingue per il rimando, specialmente nei profili, ad un tratto netto e scavato di matrice grafica nordica. Anche i colori, brulli e terrosi, richiamano tutta una tradizione nordica di modulazioni d'impasto. L'impianto del dipinto è chiaramente geometrico, con la suddivisione in tre spazi quadrangolari ben definiti, e con l'inserzione dell'oblò , segno di uno studio compositivo e formale precisissimo. L'artista nasce nel 1919 a Malles , in Val Venosta. Dopo l'apprendistato come frescante preso Anton Sebastian Fasal, e dopo l'esperienza bellica, frequenta liberamente l'Accademia di Firenze e poi l'Accademia di Brera a Milano. Dal 1949 si trasferisce a Parigi, frequentando l'Accademia libera de La Grande Chaumiere e la scuola privata di Andrè Lhote. Particolarmente intenso è il suo rapporto con l valle d'origine alla quale ritorna frequentemente e dove realizza i suoi primi affreschi su commissione. Del 1952 è il suo primo trasferimento in Brasile, dove espone a Sao Paulo. Questo soggiorno sarà importantissimo, perchè gli consente di tagliare con il passato della guerra, che l'aveva sempre ossessionato, e gli consente un'evoluzione artistica e pittorica verso un'espressione libera e completa. Nel 1954 torna in Europa; nel 1955 affresca la parete principale della sala delle sedute del palazzo consiliare della giunta provinciale di Bolzano. Nel 1956 ritorna in Brasile, dove riceve vari incarichi; rientrerà definitivamente in Europa nel 1958. Nel 1959 inizia il rapporto professionale e la lunga amicizia con Clemens Holzmeister. Eseugue opere in Val venosta, ma l'ansia di partire, che lo accompagnerà per tutta la vita, lo porta a Tourettes sur Loup, nel Sud della Francia e poi, dopo un tracollo finanziario, dal 1963, a Milano, dove espone alla Galleria Il Milione. L'accoglienza non è delle migliori: la vena figurativa dell'artista non si confà ai gusti tendenti all'astratto del pubblico, ma mai Plattenr cercherà di piegars alla moda del momento. Tra 1963 e 1964 realizza la sua opera più impegnativa: gli affreschi per la cappella del ponte europa, edificata per ricordare i caduti sul lavoro. E' illustrata dall'artista con temi articolati e complessi. Nel 1965 dipinge il trittico "La giostra della vita", esposta alla Galleria San Fedele, dove ottiene un vasto consenso di pubblico. Dopo quindici anni a Milano, si sposta a Parigi e poi a Cipierès, in Costa Azzurra. Fra le numerose mostre, personali e collettive, particolarmente significativa è l'antologica di Bolzano del 1977.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Mantova
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0