Inverno. Su fondo rosa, al centro, piccoli elementi polimaterici vari A sinistra, un batuffolo di cotone

dipinto, post 1974 - ante 1974

composizioni di invenzione

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tecnica mista su cartone
  • ATTRIBUZIONI Fioroni, Giosetta (1932)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
  • LOCALIZZAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
  • INDIRIZZO Via Guido da Suzzara, 48/B, Suzzara (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è avvicinabile alla serie delle "teche" della Fioroni , anche se le dimensioni sono diverse rispetto a quelle della serie. Con la tecnica del collage, l'artista si pone alla ricerca dell'infanzia perduta , con l'inserzione di frammenti tratti dal "cassettone retorico dello scavo": barchette di stoffa, treccine recise, l'impronta di un bicchiere, i segni grafici tipici della produzione storica dell'artista stessa, il cuoricino, da sempre simbolo del sentimento, con in più la piccola borsa dell'acqua calda ed il batuffolo d'ovatta , allegorici dell'inverno del titolo. Con questa operazione di recupero, però, viene sottolineata l'assenza di un tutto, che si connatura come assente, richiamato soltanto dai dettagli presenti. Il colore di fondo, il rosa, è anch'esso tipico della produzione della Fioroni, che spesso sceglie, specialmente in questo scorcio di anni, colori leggeri e misti. L'artista nasce a Roma nel 1932. La prima personale è del 1957 a Milano; l'anno seguente si trasferisce a Parigi, dove espone nei vari Salons des Réalités Nouvelles. Tornata in Italia, quattro anni dopo, inizia ad esporre quadri realizzati con colori industriali e a olio, dove tra i molteplici segni compare anche l'immagine del cuore, delle stelle e di oggetti familiari. Nel 1964 è alla Biennale veneziana con un gruppo di opere. Sono gli anni in cui realizza una serie di tele e carte con figure, volti e paesaggi color argento su fondi chiari. Nel 1970 realizza i primi lavori insieme a poeti e scrittori. Si susseguono personali negli anni Settanta e un'ampia antologica al Centro attività Visive del Palazzo dei Diamanti a Ferrara. In questi anni inizia a eseguire opere per lo più di piccole dimensioni realizzate con collage, assemblage, acquerello e olio. Sempre di questi anni sono gli oggetti in legno dipinto con i Teatrini e le Scatole di varie dimensioni. Negli anni Ottanta vengono allestite diverse personali. Del 1990 è un ciclo di pastelli e tele dedicati alla città di Roma , in cui la materia è composta di sabbia, cemento, relitti vari di legno e tessuto, uniti a colori ad olio e colori industriali fusi in un unico impasto dai toni grigi, bianchi, blu, neri. Inizia nel 1993 a lavorare la ceramica a Faenza, dove realizza varie "Case e Teatrini" e duna serie di 20 "Scatole", vere e propie sculture in ceramica.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Mantova
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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