scalone - ambito lombardo (fine sec. XIX)
L'imponente scala è realizzata in marmi vari (rosso e giallo di Verona, fior di pesco, bianco di Carrara, che si dispongono anche lungo le pareti) fino ad inglobare la caminiera con decori intarsiati tipo quelli dei tavoli in commesso rinascimentali. L'ornamentazione si completa con quattro pannelli in maiolica dipinta raffiguranti i busti-ritratto entro medaglioni, incorniciati da putti e tralci fioriti, di famosi personaggi del mondo tedesco. Rappresentano la Scienza (H.K.F. von Elmoltz 1821-1894, medico, fisiologo e fisico), il Pensiero (I. Kant 1724-1804, filosofo), l'Arte (A. Schluter 1664-1714, scultore e architetto) e la Musica (J.S. Bach 1685-1750 compositore e musicista). Sulla parete di ingresso che introduce alla scala ornati in stucco, parzialmente dorati, incorniciano il busto del Re Sole (o forse del Grande Elettore di Germania) con putti, festoni e ornati vegetali, ed al centro lo stemma della famiglia Kees.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO scalone
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MATERIA E TECNICA
marmo/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa Museo Villa Monastero. Collezione Kees
- LOCALIZZAZIONE Villa Monastero
- INDIRIZZO Viale Giovanni Polvani, 2, Varenna (LC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La forma dello scalone trae spunto da quella della Biblioteca Nazionale (realizzata nel 1897) di Lipsia, patria di W.E.J. Kees, proprietario di Villa Monastero dal 1897 al 1906, al quale si deve l'intera decorazione della dimora, secondo il gusto eclettico d'oltralpe, aggiornato alle mode ed ai manuali di arredo del tempo. I lavori vennero eseguiti da manodopera locale su disegni forniti dallo stesso Kees, il quale ripropose il disegno per la scalinata dell'approdo a lago, realizzata nel 1902. I lavori vengono intrapresi da maestranze locali sotto la guida di G. Bertarini di Varenna e con la collaborazione, per quanto riguarda il giardino, del giardiniere Enrico Achler di Menaggio, forse su indicazioni fornite dai Bagatti Valsecchi, che nel 1903, cedettero il Gruppo scultoreo della Clemenza di Tito dell'artista neoclassico G.B. Comolli, eseguito probabilmente per l'imperatore d'Austria Francesco I d'Austria nel 1830 e lasciato incompiuto per la morte dello scultore, il cui tema venne ispirato da Metastasio e musicato da W.A. Mozart nel 1791. I pannelli in maiolica vennero invece eseguiti dai tedeschi Miethe e Lang nel 1896 e furono adattati per lo scalone.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Lecco
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006||2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0