Cristo coronato di spine. Cristo coronato di spine

dipinto, sec. XVII inizio

Quattro figure si comprimono nello spazio rettangolare del quadro, lasciando parte delle loro anatomie nell'ombra o fuori dei limiti della scena: al centro è il Cristo, seduto e con i polsi incrociati e legati, nella zona superiore i due aguzzini, che gli stanno inculcando sul capo la corona di spine intersecando le loro aste, e in quella inferiore un malvagio che deride il salvatore mostrandogli la lingua. Il racconto evangelico della tortura fisica e psicologica è reso con evidenza di forme e di espressioni: il viso mite e sofferente, il corpo livido e la postura fiaccata dal dolore di Cristo e, di contro, la forza bruta degli sgherri, dalle braccia muscolose e dai volti trucidi e beffardi; la luce illumina, come un riflettore, i particolari salienti della narrazione, che emergono dal fondo monocromo e indistinto. L'autore del dipinto non è certamente ignaro della pittura caravaggesca e delle ricerche sull'uso del chiaroscuro, così come condivide con l'ambito pittorico lombardo l'uso di tipi dai tratti fisionomici popolari e la tendenza caricaturale, al fine di rendere più efficace ed incisiva l'espressività dei sentimenti e degli stati d'animo.

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