Pentecoste

decorazione pittorica, 1540 - 1559

sacro

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA stucco
    intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI De Siccis, Domenico; Gatti, Bernardino, Detto Il Soiaro; Campi, Giulio; Campi, Bernardino (notizie 1540/1543; Pavia 1495-6/1576; 1502/1572; 1522/ 1591)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Sigismondo - complesso
  • INDIRIZZO Largo Visconti Bianca Maria, Cremona (CR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La navata centrale della Chiesa di San Sigismondo si caratterizza per la struttura architettonica di ascendenza albertiana (si veda Sant'Andrea a Mantova), come rivelano la volta a botte unghiata e le pareti con partito alla romana con alti basamenti. Tra il 1540 e il 1559 viene decorata ad opera dei maggiori pittori attivi a Cremona in quel periodo. Nonostante l'intervento di più artefici, il ciclo pittorico si presenta unitario senza forti contrapposizioni stilistiche, con effetti di grande luminosità ed eleganza. Nelle tre campate costituenti la volta la partizione degli spazi presenta richiami alla cappella Sistina ed accoglie al centro ampi riquadri rettangolari attorniati da vele triangolari racchiudenti immagini di profeti e grottesche. I lavori vengono avviati a partire dalla terza campata, la più vicina alla zona presbiteriale. Le pareti presentano nelle lesene dei pilastri motivi decorativi (angeli, animali, strumenti musicali, ghirlande) che Giulio Campi riprende delle lesene del presbiterio dipinte da Camillo Boccaccino. La decorazione prosegue sopra gli archi delle cappelle dove Giulio realizza ventiquattro figure a stucco che rappresentano profeti e sibille echeggianti nell'anatomia e nelle posture le figure di Michelangelo. Nella parte superiore delle pareti corre un fregio orizzontale con piccoli riquadri verticali racchiudenti figurette allegoriche a monocromo, alternati a lunghe strisce popolate da figure di angeli intenti in attività ludiche, che ospitano testoni aggettanti di apostoli entro nicchie circolari. Seguono lunette con figure maschili e femminili. Per quanto riguarda le scene nella volta, la terza campata, dipinta tra il 1540 e il 1543 dal poco noto pittore bolognese Domenico de Siccis, presenta al centro la Resurrezione di Cristo e Giona rigettato dalla balena sulla riva del mare, soggetti derivati da disegni di Giulio Romano. Nel 1549 nella seconda campata Bernardino Gatti, detto il Soiaro firma l'Ascensione, mentre Bernardino Campi i Profeti ed i monocromi con le figure allegoriche. Il sottarco tra la seconda e la prima campata presenta una scena con Fetonte ad opera di Giulio Campi che dipinge anche la Pentecoste nella prima campata (1557-59). Nelle vele ci sono inserti a monocromo con Giuditta con la testa di Oloferne, Lot e le figlie, Susanna e i Vecchioni, Davide e Betsabea, che si contraddistinguono per le figure robuste e i netti stacchi di colore. Il ciclo termina in controfacciata nel 1563 con l'Annunciazione di Giulio Campi.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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