Cristo crocifisso tra San Francesco d'Assisi e Bartolomeo Colleoni

dipinto ca. 1400 - ca. 1475

sacro

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Maestro Di Martinengo (notizie Anni '70 Sec. Xv)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo sede del Luogo Pio della Pietà
  • INDIRIZZO Via B. Colleoni 11, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco proviene dalla sagrestia della chiesa francescana dell'Incoronata a Martinengo, dove era affiancato da due lunette dipinte con i Profeti della stessa mano. Questi dipinti furono strappati nel 1912 circa dal restauratore Steffanoni e venduti, giungendo poi per donazione al Museo di Castel Sant'Angelo a Roma, che ancora conserva gli affreschi con i Profeti. Dopo varie pressioni, nel 1934 Mussolini fece rientrare a Bergamo il Cristo crocifisso che fu collocato al Luogo Pio, dove tuttora si trova. L'autore, anonimo, è quello stesso che eseguì gli affreschi nella chiesa dell'Incoronata, denominato per convenzione Maestro di Martinengo. L'armatura indossata da Bartolomeo Colleoni è andata in gran parte perduta ed è stata pertanto ridipinta nel corso del XX secolo. Il livello notevole del ritratto confermerebbe una datazione anteriore al 1475. Tutti i successivi ritratti del condottiero si basano su questo prototipo. L'iscrizione latina, aggiunta all'affresco poco dopo la morte di Bartolomeo, riporta notizie sui monasteri di Martinengo costruiti o restaurati dal Capitano. Divenuta in gran parte illeggibile, fu ridipinta con vari errori ma, grazie ad antiche trascrizioni abbiamo il ricordo del testo originale, che in italiano recita pressappoco così: "Il fu Bartolomeo Colleoni, valoroso comandante dell'esercito della Serenissima, nobile bergamasco della casa d'Angiò, signore di Martinengo, Romano, Ghisalba, Malpaga, Cavernago, Palosco, Urgnano, Cologno e Solza, con sentimento devoto per il serafico ordine di San Francesco e condotto da pia compassione, adornò questo tempio di magnifici arredi per il culto divino e, in primo luogo, portò a compimento fino alla calce questo ampio monastero a sue spese. Inoltre, per soddisfare un pio voto della sua benemerita consorte, l'illustre madonna Tisma, costruì, ornò e dotò il monastero di Santa Chiara nel Castello di Martinengo. Morì il nobile e illustre Bartolomeo il 3 novembre 1475 e perciò in quel giorno, ogni anno, i frati e le monache devono celebrare per l'anima sua una messa in suffragio per non peccare di ingratitudine". Del dipinto esistono una copia di Mauro Pelliccioli (Bergamo o Milano, Proprietà Franco Pelliccioli) e un bozzetto (per ricomposizione affreschi strappati) di Tito Poloni (Bergamo, Curia, Commissione d'Arte Sacra).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Accademia Carrara
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999||2006||2006||2014||2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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