Santa monaca e volto di Cristo

dipinto, 1390 - 1399
Maestro Di San Nicolò Ai Celestini (cerchia)
notizie sec. XIV seconda metà

sacro

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Maestro Di San Nicolò Ai Celestini (cerchia)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Ragione
  • INDIRIZZO Piazza Vecchia, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Santa monaca potrebbe essere identificata con Santa Chiara o Santa Caterina. L'opera, depositata da Ubi Banca all'Accademia Carrara nel settembre del 1915, si trova al Palazzo della Ragione, Sala delle Capriate. Insieme ai dipinti "Papa Urbano V con le teste di San Pietro e San Paolo" (restituito a Ubi Banca), "Sant'Antonio Abate" (restituito a Ubi Banca), "San Domenico" (restituito a Ubi Banca), "Cristo in pietà", "Madonna con Bambino in trono", "Sant'Anna Matterza", "Madonna del Latte" (restituito a Ubi Banca), "Madonna con Bambino in trono con angeli reggicortina" (restituito a Ubi Banca), "San Sebastiano" (restituito a Ubi Banca), "Sant'Anna Metterza e San Giacomo il Maggiore" (restituito a Ubi Banca), "Santa Maria Maddalena" (restituito a Ubi Banca), "Santa Marta e donatore" (restituito a Ubi Banca), "San Marco e Santa Elisabetta" (restituito a Ubi Banca), "Madonna con Bambino in trono, San Bartolomeo, Santo Stefano e il donatore Bertolo de' Zorli" (restituito a Ubi Banca), "San Giacomo il Maggiore" (restituito a Ubi Banca), "Epigrafe di Bertolo de Zorli" (restituito a Ubi Banca), "San Giovanni Battista", "San Martino e monaca domenicana", fa parte del ciclo di affreschi provenienti dal Monastero di S. Marta. Nel 1915 iniziarono i lavori relativi alla ristrutturazione del monastero di S. Marta, finanziati dalla Banca Popolare di Bergamo e seguiti dall'ing. Luigi Angelini. Il 30 aprile dello stesso anno vennero ritrovati degli affreschi nelle pareti sud-est della chiesa. I dipinti, staccati da Mauro Pelliccioli a spese della Banca, furono subito dati in deposito all'Accademia Carrara. Dall'elenco ne risultavano diciannove. Il ciclo di affreschi, spettante a mani diverse, è collocabile in un arco di tempo che va dal sesto al nono decennio del Trecento, benchè il nucleo più significativo sia vincolato al 1377, anno di dedicazione della chiesa, e al 1370 post, anno di morte di papa Urbano V raffigurato in uno degli affreschi. Un'iscrizione sepolcrale dipinta, recante la data 1388, si assume come punto di riferimento per una "Madonna in trono con San Bartolomeo, Santo Stefano e donatore".
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Accademia Carrara
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999||2006||2006||2014||2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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