Ritratto di un conte Martinengo. Ritratto d'uomo
Il dipinto, acquistato a Brescia nel 1974 dalla collezione Salvadego, presenta una buona conservazione pittorica, seppur guastata da piccole e isolate abrasioni documentate da fotografie di archivio relative al restauro che le ha recentemente ricomposte. L'assenza dei margini d'inchiodatura della prima tela lascia presupporre un'inquadratura originaria più ampia, che quantomeno doveva includere la mano sinistra dell'effigiato, oggi tagliata. I netti contorni di questo giovane uomo dallo sguardo docile avanzano sullo sfondo plumbeo acceso nell'angolo inferiore dal tappeto che riveste un tavolo d'appoggio. Un'occasionale riflettografia ha segnalato l'assenza di disegno preparatorio sul volto del giovane, a conferma del "modus operandi" del maestro bresciano che svolge liberamente la costruzione delle fattezze dei visi stendendo il colore in poche velature di incarnato sulla preparazione bruna.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Bonvicino, Alessandro Detto Moretto (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Sistema Museale Montichiari Musei
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Tabarino
- INDIRIZZO Piazza Teatro, 23, Montichiari (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'identificazione del ritratto con un membro della famiglia Martinengo si deduce ipoteticamente dalla provenienza Salvadego dell'opera, la cui casata entra in possesso nel 1861 del grande palazzo cittadino dei Martinengo del ramo "di Padernello", nonché dell'omonimo castello nella bassa pianura bresciana. Curiosamente passato pressoché inosservato alla moderna letteratura critica, l'opera è stata per lungo tempo attribuita a Girolamo Romanino, così come risulta in un inventario della quadreria Salvadego stilato da Antonio Boschetto nel 1968. La recente rimozione di una spessa vernice cerosa che opacizzava il dipinto ha sciolto gli indugi sulla piena autografia ad Alessandro Bonvicino detto il Moretto, ulteriormente confortata dal confronto con alcuni ritratti del celebre pittore bresciano eseguiti nel quinto decennio del Cinquecento, tra cui quello di Federico Martinengo presso il Museo civico di Abano Terme, la Dama in bianco della National Gallery di Washington e il ritratto di Fortunato Martinengo Cesaresco, oggi alla National Gallery di Londra.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Civiltà Bresciana
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014||2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0