Madonna con Bambino, san Sebastiano, sant'Antonio abate, san Rocco e san Siro

dipinto, post 1525 - ante 1529

Il dipinto è inserito in una cornice lignea intagliata, dipinta e dorata con motivi decorativi antropomorfi e fogliami, tre tondi della predella con santi, tra cui S. Goivanni Evangelista (al centro), e altri due tondi nei pennacchi con l'angelo annunciante e la Madonna annunciata. Al centro, in posizione sopraelevata e seduta su un trono con basamento marmoreo arricchito da un tondo scolpito con un nudo maschile reggente una fiaccola, è rappresaentata la Madonna con in braccio Gesù Bambino. Alle sue spalle due angioletti in volo reggono un drappo che copre in parte lo schienale semicircolare del trono. I santi si distribuiscono sui lati e su due piani. Più lontano vi sono S. Sebastiano e S. Rocco, rappresentati rispettivamente con le frecce conficcate sul corpo simbolo di martirio e con la conchiglia da pellegrino sul mantello, contrassegno dei pellegrini. In primo piano, a sinistra appare S. Antonio abate con piviale riccamente decorato e con il tipico campanello, comunemente usato per scacciare gli spiriti maligni, mentre a destra S. Siro, anch'egli indossante un ricco piviale.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Piazza, Callisto (attr.)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Antonio Abate (ex)
  • INDIRIZZO Piazza S. Antonio, Breno (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è tra le migliori prove di Callisto Piazza, rappresentante di punta di una famiglia di pittori nati a Lodi e attivo nella prima metà del Cinquecento tra Brescia, Crema, Novara, Milano e Lodi. Contraddistinta da una cromia particolarmente vivace, illuminta dalla luce fredda che proviene da sinistra illuminando le forme e dando movimento alla composizione, documenta in Callisto una cultura che accoglie e coniuga suggerimenti diversi, in questo caso soprattutto legati a Romanino, Moretto e Pordenone. La critica ha sottolineato la vena naturalistica di questa rappresentazione e soprattutto delle figure dei santi vescovi, effigiati con particolare attenzione alla resa delle rughe, delle tensioni muscolari del viso, nella resa dell'incarnato. Precisa è anche la resa della base su cui poggia il gruppo mariano, a sua volta suggerito da una stesura compatta e trornita, in perfetto equilibrio con lo spazionsuggerito dalla forma circolare dello schienale del trono retrostante. Da notare che i vescovi raffigurati, e soprattutto S. Siro, sono santi cari alla devozione camuna, qui presentati mentre invocano la protezione della Madonna.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Brescia
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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