Motivi decorativi vegetali e zoomorfi
tovaglia,
1574 - 1574
La tovaglia quadrata è ricamata in seta color marrone chiaro su lino bianco a punto a doppia filza. Il ricamo leggero è steso a linea singola che solo in pochi punti si raddoppia. All'interno di una cornice con grandi foglie alternate sono organizzate decorazioni diverse stese su tutta la superficie: agli angoli vi sono quattro tondi con i Simboli degli Evangelisti, al centro una raggiera circolare con l'arme Giovanelli e intorno vari fiori e animali, tra cui l'aquila imperiale presente nello stemma dei committenti, disposti in modo simmetrico rispetto ai due assi mediani.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO tovaglia
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MATERIA E TECNICA
tela di lino/ ricamo a doppio punto filza
- AMBITO CULTURALE Manifattura Tedesca
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Basilica
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria Assunta
- INDIRIZZO Piazza Emancipazione, Gandino (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa rara tovaglia è un interessante esempio cinquecentesco di ricamo su lino di area tedesca. Lo stemma della famiglia Giovanelli attesta che il manufatto proviene dall'illustre casato gandinese, che probabilmente l'aveva fatto realizzare per proprio uso nell'ambito degli intensi rapporti commerciali instaurati con Vienna e la Germania nella seconda metà del Cinquecento. La tovaglia quadrata è ricamata a doppio punto filza e questo fa pensare che sia stata concepita a doppia faccia, con il davanti e il retro uguali. Anche se all'interno della decorazione vi sono soggetti sacri la tovaglia è destinata alla tavola domestica, come conferma anche la scritta "Il Signore Iddio dà pane e vino, fare la preghiera e dite grazie. 1574", che esorta alla preghiera prima del pranzo. Il manufatto evidenzia nella decorazione un gusto grafico e lineare basato sull'uso di un solo colore con effetto leggero e abbozzato. Questi tipi di ricami lineari su lino bianco, resi con un solo colore o al massimo due, sono caratteristici della Svizzera e della Germania meridionale dal Cinquecento fino all'inizio del Seicento ("Merletti a Gandino", p. 157). Giunta nella dotazione tessile della basilica di Gandino, dove è citata per la prima volta in un inventario del 1639, la tovaglia è stata utilizzata in tempi recenti come drappo per coprire le bare dei bambini, come documenta il foro al centro.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Bergamo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0