Allegoria dell'America. Allegoria dell'America

dipinto, 1667 - 1667

allegoria

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA olio su rame
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiammingo
  • ATTRIBUZIONI Quellinus Erasmus Ii; Kessel Jan Van I (anversa, 1607/1678; Anversa, 1626/1679)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo rame raffigurante l'"Allegoria dell'America" e il suo pendant con l'"Allegoria dell'Asia" (inv. 760) sono significativa testimonianza della collaborazione tra Erasmus Quellinus II e Jan van Kessel I che ebbe luogo a partire dalla metà del settimo decennio del XVII secolo, momento in cui si datano altre opere innovative e virtuosistiche dei due pittori anversesi, come la serie di originalissimi dipinti su rame raffiguranti i "Quattro Continenti", oggi a Monaco (Alte Pinakothek; inv. nn. 1910-1913). Iconograficamente i due dipinti milanesi sono costruiti secondo un modello prossimo a quello proposto dai "thesauri exoticorum" letterari, ovvero attraverso il ricorso ad "allusioni figurate" alla produzione artistica, alle manifatture locali, ai corredi militari tipici del continente che si rappresenta. L'America viene qui raffigurata attraverso una personificazione in monocromo posta all'interno di una cornice modanata (da attribuirsi a Erasmus Quellinus II, pittore di figure): una figura femminile seminuda armata di faretra e frecce. Intorno alla personificazione vengono rappresentati oggetti di varia natura riferibili al governo del continente e alle sue attività civili, religiose e militari. Le due opere del Castello facevano parte di una serie completa dei Quattro Continenti comprendente anche l'"Allegoria dell'Europa" e l'"Allegoria dell'Africa". E' ipotizzabile che uno dei rami smembrati della serie possa riconoscersi nella cosiddetta "Vergine contornata da simboli di Vanitas" di collezione privata belga (foto Londra, Witt Library), da leggersi in realtà come "Allegoria dell'Europa" (personificata nella Chiesa di cui Maria Vergine è regina). Qualora l'ipotesi fosse corretta si avrebbe un ulteriore elemento riguardo alla circostanza di committenza del prezioso insieme smembrato: nell'"Allegoria dell'Europa" sopra menzionata infatti, sotto al cartiglio recante il nome di Alessandro VII, un foglietto con l'iscrizione "Martino Ambrosio Capello" - che fu vescovo di Anversa nel periodo in cui i dipinti vennero realizzati - fornirebbe il nome del possibile committente dei quattro rami. La datazione delle due opere del Castello si desume dall'iscrizione posta sull'"Allegora dell'Asia", che reca anche la firma dei due artisti.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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