La baracca. Costruzione sospesa

scultura post 1965 - ante 1965

Quest'opera polimaterica di Fausto Melotti è a tutto tondo ed è costituita da numerose parti unite attraverso l'impiego di un filo di ferro. Questo sospende le differenti componenti ad un'asta leggera anch'essa in ferro. In particolare all'asta sono sospesi un cilindro costituito da vari frammenti di ottone scuro saldati insieme, un cono, anch'esso in ottone, al quale è collegato in sospensione un disco metallico di minimo spessore, che ne esalta la levità dell'opera stessa.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA filo di ferro
    OTTONE
    stoffa
  • ATTRIBUZIONI Melotti, Fausto (1901-1986)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo MA*GA. Collezione permanente Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "Silvio Zanella" Collezione del MAGA
  • LOCALIZZAZIONE Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella - Museo MA*GA
  • INDIRIZZO Via De Magri, 1, Gallarate (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quest'opera rappresenta la poliedricità del suo autore, che si potrebbe definire come personalità complessa del XX secolo appartenente al cultura dei decenni precedenti. Fausto Melotti, infatti, era fisico, matematico, ingegnere, musicista e musicologo, e per questa ragione la sua produzione artistica è prima di tutto concentrata sui dati invisibili della materia come il contrappunto, l'armonia, la sospensione, lo spazio, il vuoto, il pensiero, l'energia e la spiritualità. "L'opera d'arte nasce nel momento in cui tu vedi e ascolti - affermava - E questa data continuamente mutevole è la sua vera data di nascita". La scultura quindi non è un fatto materico dotato di forma definita e immutabile, ma un evento che esiste insieme all'osservazione dello spettatore e alla sua percezione dell'opera. È l'osservatore, dunque, ad interagire profondamente con l'opera che si offre alla sua visione come mutevole presenza che cambia aspetto in base alla luce, al punto di osservazione e ad altri eterogenee variabili.\nQuest'opera e la sua continua ricerca artistica nell'ambito del non visibile, materico e reale, rimanda ad altre emblematiche figure dell'arte italiana del Novecento, tra i quali Lucio Fontana e Carlo Belli, e, per alcuni aspetti, lo avvicina ad alcuni architetti razionalisti, quali Teragni, Figini e Pollini.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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