Archeologia. Poltrone con tavolino e pianta
La tela, disposta verticalmente, raffigura la veduta interna di una stanza arredata con due poltrone marroni affrontate con alti braccioli e schienale basso, separate da un tavolino sul quale sono appoggiati dei solidi (cilindro, piramide, cubo) di colori diversi. Ad accentuare la visione prospettica contribuisce l'inserimento di una pianta di edera dipinta sul fianco sinistro dell'opera, che mostra chiaramente le scelte compositive operate da Tadini per cercare di ingannare l'occhio dell'osservatore. Le pareti della stanza sono spoglie e dipinte di azzurro.\nSulla sinistra del quadro si trova una scritta in lingua inglese "Holiday Sale", mentre dal soffitto scende una lampada al neon che illumina la scena. La stesura del colore è piatta e uniforme, mentre la scrittura manuale e in corsivo segue un andamento diagonale.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura ad acrilico
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ATTRIBUZIONI
Tadini, Emilio (1927-2002)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo MA*GA. Collezione permanente Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "Silvio Zanella" Collezione del MAGA
- LOCALIZZAZIONE Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella - Museo MA*GA
- INDIRIZZO Via De Magri, 1, Gallarate (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Abitualmente considerata come un'opera d'arte contemporanea dall'alto contenuto politico e sociale, il dipinto dimostra i numerosi interessi dell'artista che qui unisce le istanze della pop art inglese, al surrealismo europeo e alla metafisica italiana. L'opera attinge all'iconografia pubblicitaria e del design, nella quale Tadini sperimenta inedite soluzioni, proponendo gli oggetti dipinti investiti da una luce rarefatta che, grazie alla presenza di alcuni oggetti come i solidi sul tavolino, diventa enigmatica e metaforica. Sono evidenti quindi i rimandi alla società dei consumi, ma anche alla storia dell'arte e alla tradizione della pittura italiana della prima metà del secolo XX. Il titolo dell'opera "Archeologia" rinvia a un ciclo di lavori realizzati tra il 1972 e il 1973 grazia al quale Tadini denuncia il suo concetto stesso di storia e di operare con l'arte, che ben presto sfociano nelle serie dedicate alle città e ai contesti urbanizzati.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0