Firenze. Paesaggio con cupola di santa Maria del fiore
dipinto
post 1953 - ante 1953
Carrà, Carlo (1881-1966)
1881-1966
La rettangolare tela disposta verticalmente sulla quale Carrà ha dipinto, presenta una suggestiva veduta di Firenze dominata dalla cupola brunelleschiana di Santa Maria del Fiore. Lo sviluppo del paesaggio urbano è verticale e piramidale, poiché ai piedi della cupola si distribuisce l'abitato caratterizzato da case ridotte alle loro forme essenziali: una sorta di parallelepipedi che risalgono lungo la tela. In primo piano sulla destra l'artista dipinge una quinta vegetale costituita da alberi, mentre nella parte superiore inserisce un cielo terso e azzurro.\nIl colore caldo e sfumato lascia trasparire le modalità con la quale Carrà ha operato, prediligendo una stesura veloce e a tratto che, talvolta, ha definito nette linee di contorno.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Carrà, Carlo (1881-1966)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo MA*GA. Collezione permanente Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "Silvio Zanella" Collezione del MAGA
- LOCALIZZAZIONE Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella - Museo MA*GA
- INDIRIZZO Via De Magri, 1, Gallarate (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Quest'opera di Carrà è stata dipinta durante il soggiorno fiorentino dell'artista avvenuto nel 1952 e si tratta di un suo personale omaggio alla cultura rinascimentale toscana e alla città che lo aveva accolto con grande piacevolezza. La tela appartiene all'ultimo periodo di Carrà e temporalmente si colloca dopo la sua adesione ai più importanti movimenti artistici italiani, quali: il Novecentismo, il Futurismo, la Metafisica, i Valori plastici, il Realismo magico e il Realismo mitico. Questo dipinto appartiene, dunque, al momento in cui Carrà approda a temi più tradizionali, come la natura morta e il paesaggio, esprimendo la sua creatività e la sua arte attraverso la semplicità linguistica e formale. È in questo periodo, infatti, che egli trova un certo equilibrio tra forma concreta e trasfigurazione della realtà. Questa tela, nella quale è evidente che Carrà concepisca la contemplazione del paesaggio come momento esistenziale che si trasforma in costruzione compiuta di un'opera, fu particolarmente sentita dall'artista, che nel 1953 la presentò fuori concorso al IV Premio Nazione di Pittura Città di Gallarate insieme ad altre quattro opere.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0