tessuto - ambito Persia (prima metà sec. XIX)
porzione di tessuto di forma trapezoidale costituito dall'assemblaggio a cucito di due pezzi triangolari. L'assemblaggio non rispetta la ripetizione del modulo di disegno mentre guarda alla direzione di tessitura. Uno dei due pezzi che compongono la porzione è fornito di cimossa destra con cordellina. \nDisegno: su un fondo quasi completamente coperto di motivi fitomorfi e piccoli boteh si stagliano teorie di boteh di dimensioni superiori specchiati a file alterne. La silhouette dei boteh è evidenziata da una cornice che reca all'interno minuscoli fiori stilizzati polilobati di colore alternato, il centro dell'ornamento è altrettanto campito da un trionfo di fiori polilobati, stellati e ventaglio. (dimensioni del modulo di disegno: 30 x 11,5 cm)\nTecnica: lampasso fondo raso da 8, disegno per trame lanciate legate in diagonale 3/1 sul dritto. \nSchema compositivo: a scacchiera, con motivi ad orientamento specchiato a file alterne
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO tessuto
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MATERIA E TECNICA
seta/ ricamo
- AMBITO CULTURALE Ambito Persia
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico
- LOCALIZZAZIONE MUDEC - Museo delle Culture
- INDIRIZZO Via Tortona, 56, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE il rametto fiorito ondulante, particolarmente usato nella decorazione sviluppatasi in Medio Oriente e in India a partire dal XVII secolo, alla fine del Settecento si tramuta nella forma a mandorla ricurva destinata a diventare un classico dell'ornamento tessile in Iran, India e Europa occidentale. L'accentuazione della silhouette si accompagna, nel corso della prima metà dell'Ottocento, a una sorta di horror vacui di cui la stoffa in esamina è testimonianza diretta insieme agli scialli che pure sono allineati su questa nuova tendenza. La referenza milanese è uguale nel disegno e nei colori al riquadro di stoffa per abbigliamento del Chicago Institute of Art (reference number n. 1932.242) attribuito all'Iran e datato alla prima metà del XIX secolo, ai tempi del dominio Qajar (1786-1925) in Iran. La pittura ufficiale Qajar dell'Ottocento, fortemente influenzata da modelli europei, costituisce in effetti una fonte preziosa per verificare l'evoluzione dell'approccio al disegno cachemire e l'utilizzo di pattern simili a quello in esame nell'abbigliamento formale della corte (si veda ad esempio il ritratto al Musée du Louvre del Principe Ardashir Mirza, governatore di Teheran che indossa un caftano di un tessuto simile a quello in analisi , pubblicato in Islam. Arte e architettura, 2000, p. 529).
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0