"Concetto spaziale". Tagliere d'artista
tagliere
sec. XX seconda metà
Fontana, Lucio (1899-1968)
1899-1968
Il supporto, parte integrante dell'opera, consiste in un comune tagliere da cucina con la sua caratteristica forma rettangolare movimentata in alto dal tipico ritaglio curvilineo. La superficie di legno è solcata da "buchi" dal diametro e profondità eterogenei, operati dall'artista ricorrendo all'utilizzo del trapano e che, a seconda dell'incidenza e dell'inclinazione della sorgente luminosa, generano piccole ombre. La sequenza di fori, disposti in prevalenza nella parte centrale - secondo un percorso che crea un ritmo visivo - è inquadrata, mediante segni incisi e l'uso della matita, da una cornice irregolare di forma ovale colorata al suo interno di verde con acrilico steso a larghe e veloci campiture.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO tagliere
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MATERIA E TECNICA
legno/ pittura ad acrilico
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ATTRIBUZIONI
Fontana, Lucio (1899-1968)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Contemporanea di Lissone. Collezione Ico Parisi Collezione dei "taglieri d'artista" di Ico Parisi
- LOCALIZZAZIONE Museo d'Arte Contemporanea di Lissone
- INDIRIZZO Viale Elisa Ancona, 6, Lissone (MB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è realizzata su un vecchio tagliere di legno da cucina ed è stata esposta per la prima volta nel 1995 in occasione della mostra "Taglieri d'artista" nella chiesa di S. Pietro in Atrio a Como, insieme alle altre opere afferenti alla collezione di Ico Parisi. È stata questa poliedrica figura di designer e architetto a commissionare, in modo provocatorio, la realizzazione del manufatto a Lucio Fontana, così come a molti altri amici artisti, come forma di "pedaggio" per fare visita alla sua casa a Spurano di Ossuccio.\nSebbene di datazione sconosciuta, l'opera rimanda alla fase più fervida e innovativa dell'attività di Fontana che ha inizio nel 1947-1949, quando conferisce alle sue opere il titolo di "Concetto spaziale", partendo dalle costellazioni di buchi incisi su gesso, tela o cartone e proseguendo, a partire dal 1957, con tele monocrome attraversate da tagli. La reiterazione dei buchi varia continuamente negli anni: i primi sono disposti a creare vortici in cui le fratture si moltiplicano, fra il 1950-1952 sono distribuiti in base a sequenze più regolari, successivamente le superfici crivellate presenteranno dei grumi di materia informe.\nNella serie dei "buchi", così come nelle successive Attese con i "tagli", la superficie della pittura e la materia della scultura diventano per l'artista degli schermi da sfondare per creare una possibile continuità tra lo spazio dello spettatore e lo spazio dell'opera; in questo modo profondità e tridimensionalità si manifestano in modo concreto, senza ricorrere all'inganno della prospettiva. Perpetrando il suo gesto spiazzante e rivoluzionario, Fontana si serve dei fori per oltrepassare il confine imposto dalla superficie pittorica al fine di svelare spazialità e scenari infiniti che si spingono oltre i limiti fisici e mentali.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0