Ai portoni di P. Ticinese. Veduta di Porta Ticinese a Milano
disegno
(?) 1924 - 1932
Ferrari, Arturo (1861-1932)
1861-1932
disegno tracciato a grafite su carta bianca
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite
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ATTRIBUZIONI
Ferrari, Arturo (1861-1932)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'artista ha definito il disegno "Ai portoni di P. Ticinese" nella pagina manoscritta che accompagna il terzo dei diciotto fascicoli della raccolta denominata "Vecchia Milano". Nel 1162 l'antica Porta Ticinese, risalente all'epoca romana, fu distrutta da Federico Barbarossa. Fu, però, Azzone Visconti a ricostruirla integralmente come fortilizio a difesa della città. L'originaria denominazione del luogo era Porta Cicca e si trattava di una porta meridionale d'accesso alla città di Milano, posta esteriormente al tracciato delle mura spagnole, per costringere al pagamento del dazio chi entrava in città. \nNel 1861 la pusterla venne restaurata da Camillo Boito che, secondo i dettami del filone neomedievalista, realizzò un'evocazione filologicamente inattendibile di un'ipotetica Milano medievale, partecipando autorevolmente al movimento di riscoperta e restauro dei monumenti medievali della città. A metà Ottocento esisteva un unico arco tra le torri, ormai sopraffatte dalle case vicine; Boito fece aprire nelle due torri due passaggi carrai ad ampio arco acuto, rifece i parametri in cotto, aggiunse merlature guelfe e inserì feritoie per i balestrieri.\nLa vedova di Ferrari, proponendo i disegni all'attenzione del Comune di Milano, riconduceva la loro realizzazione agli ultimi anni di vita del marito. Una delle opere reca la data 1926; inoltre presso il Museo di Milano si conserva un'altra serie di 16 analoghe vedute a matita di Ferrari, datate dal 1924 al 1931. Pertanto si ritiene che la serie del Civico Gabinetto dei Disegni sia stata eseguita nell'arco cronologico dal 1924 al 1932. \nIn quell'epoca Milano stava conoscendo notevoli trasformazioni urbanistiche e il pittore, per contrastare la perdita di memoria provocata dalle demolizioni, decise di fissare nei suoi disegni gli angoli e gli scorci destinati a un radicale cambiamento.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0