Martirio di Sant'Orsola
disegno
ca. 1650 - ca. 1660
Romanelli, Giovan Francesco (1610-1662)
1610-1662
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera/ punti di distanziamento a matita nera per quadrettatura
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ATTRIBUZIONI
Romanelli, Giovan Francesco (1610-1662)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Collezione Trivulzio Collezione Alberico XII Barbiano di Belgioioso d'Este
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dalla collezione Trivulzio, questo foglio di Giovan Francesco Romanelli illustra il Martirio di Sant'Orsola. La santa, in piedi con il petto trafitto da una freccia e con lo stendardo brandito, è sorretta da due compagne, mentre diverse altre figure sono distese a terra senza vita. Nel secondo piano un arciere sta per scoccare un secondo dardo, mentre nel cielo sono presenti due angioletti con le palme e le corone del martirio. Pierre-Jean Mariette nelle sue Notes manuscrites menziona un'incisione raffigurante Sant'Orsola "d'après le tableau qui est à la Sorbonne et qui, je crois, est de Romanelli" (cfr. Mariette, 1740-1770, VI, f. 264). Sempre secondo Mariette, la composizione sarebbe stata incisa a bulino "sous la conduite de Nicolas Poilly" (cfr. Mariette 1740-1770, VII, f. 126) che poi vi appose il proprio excudit. L'informazione documenterebbe l'esistenza intorno alla metà del Seicento di un dipinto di simile soggetto nella cappella universitaria della Sorbona a Parigi. Un dipinto con un Martirio di Sant'Orsola di Romanelli, proveniente non dalla Sorbona, bensì dal convento delle Orsoline, è citato a più riprese in alcuni documenti rivoluzionari come le liste redatte da Alexandre Lenoir negli anni '90 del XVIII secolo (cfr. Lenoir 1794, p. 126 n. 258 e Etat des tableaux 1795, cit. in Archives du Musée des Monuments français, 1886, II, p. 264, n. 436). L'ultima menzione dell'opera in questione si trova in occasione della vendita tenutasi a Parigi nel 1810 di dipinti provenienti per la maggior parte da chiese parigine (cfr. Schnapper, Ternois 1976, p. 140 n. 47). Il quadro, ad oggi non rintracciato, dovrebbe collocarsi al secondo soggiorno francese del pittore viterbese, tra il 1655 e il 1657 (cfr. Iacolina, "Ricezione e fortuna di un pittore italiano in Francia: Giovanni Francesco Romanelli tra XVII e XVIII secolo" Tesi di Dottorato a.a. 2019, p. 170; Merz 2005, p. 183 e nota 140).\nUn probabile bozzetto o copia della pala, agli inizi del Novecento in collezione privata a Viterbo, è noto attraverso una fotografia conservata presso la Fototeca della Fondazione Zeri. Al Département des Arts Graphiques del Louvre è custodito un disegno di Romanelli (inv. 3791) che presenta il Martirio di Sant'Orsola, realizzato nello stesso verso del foglio del Castello Sforzesco, dal quale però differisce non solo per tecnica, ma anche per la presenza di alcuni evidenti pentimenti per gli angeli. I due disegni sono entrambi quadrettati e documentano il progetto grafico di Romanelli intermedio all'esecuzione pittorica (cfr. Iacolina 2018, p. 201). Per il suo ductus sicuro e per le scelte compositive riprese poi sia nell'incisione, sia nel quadro di Viterbo, il foglio del Castello Sforzesco pare essere una redazione più prossima al dipinto finale di Romanelli. Il bulino edito da Nicolas de Poilly a metà Seicento (cfr. Kerber 1973, pp. 142-143, fig. 19, 165 n. 31; Kerber 1983, pp. 47-48, 127 n. 95; Méjanès 1983, p. 59; Lothe 1994, p. 294 n. 73) è inciso in controparte e semplifica la scena, isolando i principali gruppi di figure e sopprimendone altri, desunti non dalla pittura, ma piuttosto dai due disegni preparatori oggi noti (per maggiori approfondimenti si rimanda a Iacolina, "Ricezione e fortuna di un pittore italiano in Francia..." 2019).
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0