Estasi di Santa Teresa
disegno
ca. 1734 - ca. 1735
Bortoloni, Mattia; Pittoni, Giovanni Battista (1696-1750; 1687-1767)
1696-1750; 1687-1767
acquarello e pennello su carta rosato giallina
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera/ penna e inchiostro/ pennello e inchiostro
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ATTRIBUZIONI
Bortoloni, Mattia; Pittoni, Giovanni Battista (1696-1750; 1687-1767)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Raccolta Trivulzio Collezione Alberico XII Barbiano di Belgioioso d'Este
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Prima del 1943, il disegno in esame faceva parte della collezione del Principe Alberico XII Barbiano di Belgioioso, dove venne attribuito al pittore, storico e critico d'arte tedesco Anton Raphael Mengs da Giuseppe Bossi, chiamato a stimare i beni dell'illustre collezionista milanese alla sua morte. Precerutti Garberi pubblicò il disegno a più riprese (1969; 1971) come opera di Giovanni Battista Pittoni, mentre studi più recenti di Eugenio Martini (1982; 1989) e di Ugo Ruggeri (1989) ne hanno assegnato convincentemente la paternità a Mattia Bortoloni. Databile stilisticamente al tempo della decorazione della Parrocchiale di Fratta Polesine, eseguita dal Bortoloni tra il 1734 e il 1735 nella sua piena maturità, il foglio si presenta estremamente finito in ogni suo dettaglio ed è eseguito con un'accuratissima tecnica all'acquarello a vari toni di grigio su carta rosata giallina. L'opera raffigura l'estasi di santa Teresa: quest'episodio mistico, vissuto dalla santa fondatrice dei carmelitani scalzi e narrato nella sua autobiografia, viene reso dall'artista con grande efficacia e teatralità, grazie all'adozione di un pesante drappeggio sulla sinistra del foglio ad uso di cortina e all'entrata in scena a cavallo di una nuvola dell'angelo in veste di Eros cristiano che colpirà al petto la santa con il suo dardo. Mentre due angeli in alto a sinistra osservano la scena come semplici spettatori, altri due sostengono la santa che si abbandona all'estasi. Il tavolino con un libro chiuso e il calamaio restano i soli elementi scenografici a richiamo delle meditazioni ascetiche di santa Teresa sul mistero della Passione di Cristo. Questo foglio di Bortoloni risente ancora dell'influenza del suo primo maestro Antonio Balestra, e si può avvicinare ad un altro disegno attribuito allo stesso artista raffigurante l'Annunciazione, in collezione privata (cfr. Martini 1989, p. 41). Non andrà neppure trascurato l'ascendente del conterraneo Sebastiano Ricci che lasciò l'Estasi di Santa Teresa nella chiesa di San Girolamo degli Scalzi di Vicenza attorno al 1724, dal quale deriva il motivo dei due angeli che si affacciano tra ammirati e divertiti dall'alto della scena. Alla ricerca di movimento del Ricci, il Pittoni preferì un'equilibrata disposizione a piramide rovesciata e ha come vertice la figura di Santa Teresa.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0