Interno di una camera con una giovane donna ammalata, a letto, assistita da una suora (inventario)

disegno 1855 - 1855

letteratura

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta preparata/ penna/ pennello/ inchiostro bruno/ biacca
  • ATTRIBUZIONI Fattori, Giovanni; Fattori, Giovanni (1825-1908; 1825-1908)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Libreria Antiquaria Luigi Gonnelli & Figli
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Negli anni Cinquanta, agli esordì della sua carriera artistica, Fattori, fra gli altri soggetti, affrontò anche motivi derivati dalla letteratura, accostandosi ai romanzi di Francesco Domenico Guerrazzi, Cesare Cantù e Walter Scott. L'Ildegonda, novella in ottave di Tommaso Grossi, fu utilizzata dall'autore per un dipinto presentato alla Promotrice fiorentina del 1855 (collezione privata) raffigurante una scena tratta dalla parte quarta della novella, in cui è descritta l'agonia della protagonista, ormai morente, assistita dalla fedele suora Ildebene (V. Durbé, 1976, pp. 16-17). Il disegno è stato pensato in vista dell'esecuzione dell'opera pittorica, e potrebbe considerarsi uno studio preparatorio in cui l'autore approfondisce gli elementi essenziali della narrazione, in particolare l'equilibrio compositivo e il rapporto fra i due personaggi. Grazie a un chiaroscuro contrastato fondato sulla contrapposizione di matita nera e rialzi in biacca, tipico del linguaggio giovanile costruito su "fitti tratteggi e preziose lumeggiature" (A. Baboni, I disegni di Giovanni Fattori del Museo Civico di Livorno, in L'Ottocento: i disegni di Giovanni Fattori, a cura di A. Baboni, p. 9), le figure si stagliano all'interno di un ambiente appena delineato negli elementi essenziali, a sottolineare l'interesse delle ricerche dell'autore.\nL'ipotesi che il disegno possa ispirarsi a un secondo dipinto derivato dall'Ildegonda e intitolato Addio al mondo, presentato alle Promotrici del 1857 e 1858, è stata contraddetta dalle ricerche di Gabriele Sforzi (L'addio al mondo di Giovanni Fattori, in Nuovi Studi Livornesi, XX, 2013, pp. 205-210) che ha ritrovato una vignetta caricaturale del dipinto in questione, escludendo così ogni identificazione con l'Ildegonda del 1855.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1855 - 1855

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'