Federico Barbarossa e il duca Enrico il Leone a Chiavenna. Federico Barbarossa

dipinto, post 1862 - ante 1862

storia

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Carcano, Filippo (1840-1914)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto - un episodio di storia medioevale - era stato già indagato dal giovane Carcano sin dal 1860 quando, all'Esposizione di Brera, presenta "un disegno storico a matita" intitolato "Federico II che perdona suo figlio Corrado" e, nell'anno seguente, espone due dipinti di soggetto storico. Nel 1862 risulta vincitore al Concorso Canonica per la pittura di storia illustrando "un fatto di generale importanza, tratto dalla storia italiana del XII e XIII secolo". il dipinto venne scelto dalla commissione che, benchè ne criticasse la composizione svolta in modo comune, ne lodò "il colorito" e la resa delle espressioni, soprattutto quella dell'imperatrice. Allievo di Hayez, il Carcano imposta la tela secondo la tradizionale tecnica del maestro, dando grande rilievo al disegno delle figure, alla loro gestualità e all'impianto scenografico dello spazio, entro il quale i personaggi si muovono come attori. Sempre dal maestro veneto, il Carcano riprende le cromie, sia nell'azzurro del pesante raso della veste dell'imperatrice che nel verde dei tappeti ai piedi del trono, complementare alla calza rossa del paggio. Ad una pittura prettamente accademica, si contrapporranno i temi realisti che il Carcano, sin dal 1862 con il dipinto "Piccola fioraia" andrà ad indagare nella sua ricerca pittorica.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Accademia di Belle Arti di Brera
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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