Resurrezione di Cristo

gruppo scultoreo, post 1622 -

Nove statue in terracotta, dipinte a freddo, a grandezza naturale, rappresentano il primo mistero glorioso, la Resurrezione, all'interno dell'undicesima cappella del Sacro Monte di Varese. Dalle aperture verso l'esterno si possono osservare le nove figure, eseguite da Francesco Silva nel 1622, e collocate dopo il 1623, anno di ultimazione dei lavori murari dell'edificio. Sulla parete di fondo si staglia Cristo, ponendo in evidenza le indiscutibili doti di plasticatore del Silva, che indaga con accuratezza il corpo tornito e guizzante del Redentore. Analogamente la vivacità espressiva degli altri personaggi denota la maturità dello scultore, ravvisabile nella raffinata introspezione psicologica dei volti e nella naturale compostezza dei corpi, che occupano con garbo lo spazio.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Silva, Francesco (1568-1641)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Sacro Monte di Varese - complesso
  • INDIRIZZO Via del Santuario, Varese (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione dell'undicesima cappella del Sacro Monte di Varese, dedicata alla Resurrezione di Gesù, risulta ultimata nel 1623, sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Bernascone, il Mancino, che si occupò anche della sua progettazione, oltre che di quella delle altre cappelle del complesso varesino. I restauri compiuti nel 1991 hanno posto in evidenza la data 1622 e la firma di Francesco Silva sulla base della prima scultura di sinistra, il che significa che lo scultore vi stesse lavorando prima ancora della conclusione dei lavori murari della cappella, avvenuta nel 1623. In un cantiere spesso avaro di documenti d'archivio, la scoperta del nome dello scultore si è rivelato particolarmente utile per poter procedere ad ulteriori ipotesi in suo favore, su basi stilistiche. Per quanto concerne l'esecuzione degli affreschi l'edificio resto sguarnito per quasi un trentennio, se si considera che solo il 4 novembre 1650 è documentato un pagamento parziale della decorazione ad affresco ad Isidoro Bianchi da Campione. La campagna di restauri del 1991 interessò sia l'architettura che gli apparati decorativi interni. In quest'occasione si decise di corredare la cappella di un impianto di illuminazione azionabile dall'esterno. Nel 2003 l'intero Sacro Monte di Varese è stato riconosciuto dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, insieme ai complessi piemontesi di Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta, Varallo, e a quello lombardo di Ossuccio.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Silva, Francesco (1568-1641)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'