Anfore

installazione post 1998 - ante 1998

Installazione ambientale costituita da cinque anfore di terracotta sollevate da terra da treppiedi con sottilissime gambe in acciaio, alte quasi 15 metri.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO installazione
  • MATERIA E TECNICA acciaio
    TERRACOTTA
  • ATTRIBUZIONI Stähler, Franz (1956-)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE . Collezione del Parco di sculture Fondazione Pietro Rossini
  • LOCALIZZAZIONE Parco di sculture Fondazione Pietro Rossini
  • INDIRIZZO Via Col del Frejus, 3, Briosco (MB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, realizzata dallo scultore Franz Stähler nel 1998, è stata da lui donata alla collezione di scultura contemporanea della Fondazione Pietro Rossini. Il contatto tra l'artista e Alberto Rossini avvenne in maniera casuale, verso la metà degli anni Ottanta, in seguito ad una serie di viaggi di lavoro effettuati in Germania dall'imprenditore brianzolo. Durante uno di essi Rossini conobbe il padre dello scultore, all'epoca molto giovane e non ancora affermato. Incuriosito dai suoi lavori, Rossini rimase in contatto con lui e quando l'artista si trasferì a Faenza nel 1986, lo invitò per lunghi periodi a casa sua, mettendogli a disposizione tutto l'occorrente per lavorare. Tutte le opere di Stähler presenti nel Parco di sculture della Fondazione sono dunque site-specific, ovvero create appositamente per questa sede e scrupolosamente collocate in essa dall'artista, dopo un attento studio dei parametri ambientali circostanti.\nLa ricerca artistica di Stähler parte dal materiale scelto per la realizzazione delle sue opere, essenzialmente di natura povera e profondamente legato alla terra. Il ferro, il legno, la ceramica e il mattone, vengono modellati direttamente dall'artista che li eleva a materie prime dell'arte, in un mondo dominato da eccessi e rifiuti. Anche le forme a cui si ispira richiamano alle strutture prodotte dall'uomo nel passato e dunque alla purezza della loro funzione primaria. Nell'installazione delle "Anfore", i vasi giganti di terracotta, nell'antichità utilizzati per conservare provviste, vengono trasformati in simboli dell'abbondanza e della fertilità, e dunque innalzati per mezzo di altissimi trespoli d'acciaio, quasi a volersi offrire direttamente al Cielo. Il vaso rappresenta la storia umana, il bisogno di trovare un compromesso con la vita naturale conservando i semi, l'olio, il vino. Viceversa l'altezza conduce ad un più ampio sguardo sul mondo, ad una tensione verso le grandezze del cosmo. Questi vasi di Franz Stähler costituiscono, dunque, l'occasione di riflettere sulla condizione umana poichè, al pari dell'uomo, essi nascono dalla terra e puntano alti verso il cielo.\nSeppure svettante rispetto alle altre sculture esposte nel Parco, l'opera si inserisce perfettamente nell'ambiente naturale che la circonda, inserendosi all'interno di un bacino artistico che mosse i suoi primi passi negli anni Sessanta e Settanta con la Land Art. Attorno alle sottili gambe in acciaio che sostengono i vasi, infatti, la vegetazione cresce e vi si arrampica, mentre a terra, sotto la loro ombra, gli animali della Fondazione pascolano liberamente.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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