banco da chiesa di Chiesa, Luigi (sec. XX)

banco da chiesa, post 1905 - ante 1905

Sedile sostenuto da quattro piedistalli con pannelli intarsiati con motivi a candelabra e a panoplia e da tre mensole a voluta intagliate con grandi foglie d'acanto; spalliera sostenuta da quattro pilastrini con pannelli intarsiati a candelabra ai quali sono addossati semibalaustri intagliati; si alternano tre balustri intagliati a tutto tondo; poggiamani con fregio intagliato a girali.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO banco da chiesa
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ modanatura/ intaglio/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Chiesa, Luigi (m. 1905)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Basilica di S. Maria Maggiore
  • INDIRIZZO Piazza Rosate, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1531 il coro di Giovan Francesco Capoferri fu dotato di quattro inginocchiatoi intarsiati (due ad angolo tra il braccio frontale e le ali laterali e due a completamento della lunghezza delle ali laterali) ad opera dello stesso maestro loverese con la collaborazione del falegname Pietro Tiraboschi e dell'intagliatore Alessandro Belli. Gli inginocchiatoi rispettavano il progetto iniziale del coro eseguito nel 1523 dal Capoferri e da Giovanni Belli con la consulenza di Bernardo Zenale. Per questi inginocchiatoi furono forniti i disegni di nove Profeti e nove Sibille dal pittore Lucano Gaggio da Imola dietro indicazione del teologo fra Girolamo Terzi. Una pianta del coro disegnata nel 1855 in occasione dei restauri del Carrara documenta anche la presenza di un "letturino" rettangolare. Quest antico "oratorio" non esiste più, fu rimosso e sostituito con nuovi genuflessori all'inizio del Novecento. La proposta di rinnovare i banchi del presbiterio con "artistici genuflessori", avanzata nel 1898, non fu immediatamente attuata. I quattro banchi, da porsi davanti ai tre bracci del coro cinquecentesco (due piccoli ai lati dell'ingresso e due grandi lungo le ali laterali), furono realizzati dal 1903 al 1905 ad opera del restauratore Luigi Chiesa, che eseguì i primi tre, e dell'intagliatore Giuseppe Villa che subentrò alla morte del Chiesa nel 1905. Due furono offerti dall'ing. Luigi Danioni, consigliere delegato della Congregazione di Carità, a cui si deve probabilmente anche il loro disegno, uno dal priore mons. Giulio Venanzi e il quarto dal notaio Luigi Fumagalli, presidente della Congregazione.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 302126679
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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