Pianta di chiesa senese (?)

disegno, post 1650 - ante 1675

disegno in scala e quotato che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro bruno, in alcuni tratti dilavato, a penna a mano libera, con alcuni cerchi tracciati a compasso; le campiture dei muri sono ad acquerello colore rosso; il supporto è di carta avorio dai margini frastagliati

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerello
  • AMBITO CULTURALE Ambito Centro-italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto sia nel paragrafo "Chiese e loro parti" con la definizione "71 pianta", sia, insieme al disegno sul verso, nel paragrafo "Tempietti" con la definizione "71 elevazione e pianta". Il foglio, originariamente piegato, riporta sulla parte destra la pianta di una chiesa a croce latina affiancata da chiostri. Il disegno è stato identificato da Mauro Mussolin come progetto per la ricostruzione della chiesa di S. Francesco a Siena, di cui un incendio aveva distrutto il 25 agosto 1655 la zona attigua alla sagrestia (Mussolin, 2010 pp. 67-68) ma non si sono trovati ulteriori riscontri che possano confermare l'ipotesi. Il progetto, di cui non è individuato l'autore, costituirebbe secondo Mussolin una rielaborazione dei progetti peruzziani per la chiesa di S. Domenico a Siena, verso i quali in un primo tempo si era orientata Valeria Pracchi per l'attribuzione in forma dubitativa del disegno (Pracchi, 1991, p. 15). Riguardo a questa chiesa è possibile riscontrare un'affinità nella forma e disposizione delle cappelle e del coro sul fondo del transetto. Il disegno è da porre in relazione con il seguente (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 5,79 V) tracciato sul verso del foglio, che illustra alcune proposte di sviluppo verticale della chiesa con due sezioni trasversali e una longitudinale. L'impianto presenta un corpo longitudinale costituito da una navata centrale suddivisa in sei campate rettangolari cui sono affiancate due navatelle laterali larghe metà della centrale. Questo incontra un transetto di cinque campate quadrate con lato pari alla larghezza della navata centrale, su cui si aprono, sul fondo della chiesa, coppie di cappelle ai lati e un coro rettangolare allungato in corrispondenza della navata centrale. A lato del corpo longitudinale si trovano due chiostri rettangolari di diversa dimensione coi relativi accessi dalla chiesa (di cui quello di destra ribassato di quattro gradini), mentre negli angoli all'incrocio dello stesso con il transetto, sono disposti dei locali di servizio alla chiesa. La struttura è costituita da pilastri a croce, di cui uno, quotato, è rappresentato in dettaglio sul lato sinistro della pianta nei pressi del chiostro, su cui sono impostate arcate in senso traversale e longitudinale. Gli appoggi sono raddoppiati in corrispondenza del transetto. La facciata presenta tre ingressi in corrispondenza delle navate e aperture laterali lungo tutto il perimetro. La navata principale è coperta inizialmente con due volte a crociera e poi alternativamente con cupole ovali e volte a crociera. Anche il transetto presenta cupole alternate a volte a crociera, ma in questo caso le cupole sono emisferiche e le crociere a spicchi uguali. Le cappelle e il coro presentano coperture a crociera rettangolari. Le navate laterali hanno invece volte a crociera alternate da ovali in questo caso longitudinali, in sequenza sfalsata rispetto alla navata centrale. Gli ovali però non rappresentano delle cupolette estradossate, come si evince dalle sezioni riprodotte sul verso del foglio, ma potrebbero indicare delle cornici o dei pennacchi sezionati di raccordo per delle volte a pianta ovale ribassate. Sempre confrontando la pianta con le sezioni, si rileva che le navatelle sono scandite da una sequenza di archi trasversali impostati a due terzi dell'altezza dei pilastri, mentre i muri acquerellati tra le campate in senso longitudinale dovrebbero riferirsi agli archi superiori posti alla stessa altezza di quelli trasversali della navata centrale. Il disegno, parzialmente quotato, è tracciato con grafia veloce e sommaria, pur presentando i muri campiti ad acquerello.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 302056428
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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