Veduta di cielo di baldacchino

disegno, post 1590 - ante 1650

disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è tracciato a penna con inchiostro bruno principalmente a mano libera e in alcuni tratti a tiralinee, con ombreggiature a inchiostro bruno acquerellato; il supporto è di carta avorio leggera profilata intorno al disegno e presenta segni di grafite sul verso

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerellatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Centro-italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto, insieme ad altro foglio contiguo, nel paragrafo "Mobili da Casa" con la definizione "64 Baldacchini". Il disegno, tracciato su un foglio poi rifilato seguendone il contorno, raffigura il cielo di un baldacchino. Non è possibile stabilire con certezza a quale funzione fosse adibito. La Fairbairn, che indica il disegno tra quelli di Giovanni Battista Montano, lo inserisce nell'indice tra i "letti" (Fairbairn, 1998 vol. II, Appendix 8, p. 771), ma i baldacchini potevano riferirsi anche ad apparati con funzioni religiose, stabili o provvisorie e il motivo decorativo superiore, assimilabile a un'urna sacramentaria, induce ad attribuirlo in tal senso. Anche V. Pracchi, su segnalazione di A. Bedon, indica il disegno come possibile opera di Montano, ma con riserva (Pracchi, 1991 p. 15). La rappresentazione prospettica individua un'impalcatura lignea con travetti sagomati cui è applicata una fascia frontale pure sagomata suddivisa da una sottile cornice a toro. Sopra di essa è impostato un motivo ornamentale costituito ai lati da due elementi torniti a forma di cono su piedistallo sagomato, sovrastati da una sfera e intagliati, da cui si dipartono due listelli arcuati con riccioli di voluta alle estremità, che si innalzano per sostenere e farsi sostenere allo stesso tempo al centro da un elemento concavo, in cui le volute si incastrano, che termina in un pendente decorato a corolla di petali e sostiene l'urna sovrastata da una croce. Sotto la struttura è appesa una bordura di elementi sagomati secondo i modelli del tempo, riscontrabile anche in un altro disegno presente all'interno della collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli, inv. 8,26). Roma e Firenze sono i centri in cui più facilmente si potevano trovare apparati di questo tipo, utilizzati in occasione delle feste. Il disegno può essere confrontato, all'interno della collezione, con quello di cui all'inv. 5,70 bis, probabilmente dello stesso autore.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 302056418
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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