viola d'amore di Bisiach, ( Giuseppe ) Leandro sr. - ambito milanese (fine sec. XIX)

viola d'amore, 1890 - 1890

Il modello usato per questo strumento è tipico di L. Bisiach sr. e si può ritrovare, con alcune varianti, in altre opere di questa collezione, come le inv. nn. 23, 24, 25, 27, 28, 29 e 30. Il fondo piatto è in due pezzi di acero. Per le fasce è stato usato lo stesso legno. La tavola è in due pezzi di abete. La testa è in un blocco di acero a taglio tangenziale, e termina con una testa di putto bendato. Il bordo è sporgente dalle fasce. I tasselli interni e le controfasce sono in pioppo. Ad irrobustire il fondo internamente ci sono due catene in abete ed una placca dell'anima probabilmente in pioppo. Il filetto ha il bianco in acero di 0,6 mm e il nero (mogano?) di 0,4 mm. La vernice, di uno spessore sottilissimo, è di colore arancio bruno, tipica di L. Bisiach. Sulla viola sono montate insolitamente quattro corde sulla tastiera e sei di risonanza. Questa scelta potrebbe essere stata dettata dall'esigenza di avere poche corde tastabili e di conseguenza un manico piccolo, così da essere facilmente suonabile da qualsiasi violinista, e più corde all'interno del manico così da aumentare ed accentuare l'effetto di risonanza. Questo tipo di strumento verrà coerentemente sviluppato da L. Bisiach nei venticinque anni seguenti, nel tentativo di creare una sorta di violino d'amore.

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