Poesia Poesia dipinto 1700

Poesia. Poesia

dipinto 1700 - 1799

Picenardi Mauro; Capella Francesco (; Già Attribuito)
1735/ 1809; 1711/ 1774

Il dipinto, a olio su tela, fa parte di un gruppo di quattro allegorie raffiguranti Poesia, Musica, Geometria e Scultura. Attribuite a Mauro Picenardi, sono di formato rettangolare orientato in orizzontale e sono dotate di una cornice in legno dorato.

Poesia, Poesia (dipinto) di Picenardi Mauro; Capella Francesco (; già attribuito) (sec. XVIII)

FONTE DEI DATI Regione Lombardia
OGGETTO dipinto
MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
ATTRIBUZIONI Picenardi Mauro; Capella Francesco (; Già Attribuito)
LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo e Giardini Moroni
LOCALIZZAZIONE Palazzo Moroni
INDIRIZZO Via Porta Dipinta, 12, Bergamo (BG)
NOTIZIE STORICO CRITICHE I quattro dipinti, pubblicati per la prima volta nel 1982 nell¿impresa e\nditoriale delle ¿Collezioni private bergamasche¿, con un¿attribuzion\ne oscillante tra Francesco Capella (1714-1784) e Mauro Picenardi (1735-1809), nel 1989 sono stati assegnati a Picenardi da Licia Carubelli. Nato a Crema nel 1735 da una famiglia di origine cremonese, Mauro Picenardi era figlio d¿arte: il padre Tomaso, un pittore la cui produzione è ancora ogg\ni sfuggente, si occupò della sua prima formazione artistica e di quella d\nel fratello Giovanni Battista. Tra il 1758 e il 1759 si allontanò da Crem\na, per tornarvi sporadicamente negli anni successivi. La ragione di questo allontanamento potrebbe essere un alunnato presso il veronese Giambettino Cignaroli (1706-1770), riferito dalla letteratura artistica (già in A. P\nasta, "Le pitture notabili di Bergamo che sono esposte alla vista del pubblico", Bergamo 1775, p. 83), ma non documentato da fonti archivistiche. Conferme del legame di Picenardi con questo artista sono fornite dalle sue opere giovanili, che richiamano le soluzioni e il linguaggio di Cignaroli, ma anche da un invito a Verona nel 1769 per essere acclamato accademico d? ??onore. Tornato a Crema intorno al 1770, nel 1782 si trasferì definitiva\nmente a Bergamo, dove si affermò e rimase fino alla morte (1809). Qui tro\nvò committenti non solo nei circoli della chiesa locale, ma anche tra pri\nvati; tra questi, il conte e collezionista Giacomo Carrara (1714-1796). Per tutta la sua vita Picenardi lavorò tra la bergamasca e la madrepatria; \nle sue opere dialogano strettamente con il Settecento veneto, veronese e bergamasco, per avvicinarsi solo in una fase finale alle novità neoclassic\nhe. Riconoscibile per la grande vivacità cromatica e le mature pennellate\n sfrangiate, fu influenzato non solo da Giambettino Cignaroli, ma anche da Andrea Celesti (1637-1712) e Sebastiano Ricci (1659-1734). Il gruppo di dipinti conservato nella Sala della Gerusalemme Liberata di Palazzo Moroni è uniforme per soluzione compositiva e tessuto coloristico. La composizio\nne prevede in tutti i casi una figura femminile, in forte contrasto chiaroscurale con lo sfondo, accompagnata da un putto; le cromie sono gialle, verdi e rosa, intrise di luce. La Poesia è una giovane donna che si appoggi\na con eleganza su un cuscino; sopra di esso ha appoggiato un quaderno, su cui sta per scrivere. Un putto alato, raffigurato a sinistra, le offre un libro. Anche la Musica è seduta su un cuscino; sta suonando un liuto, men\ntre un putto, appena visibile nella penombra, legge uno spartito. Raffinata e sensuale è la Geometria, che segue il movimento del compasso sul glob\no terrestre; dietro di lei, un putto regge i suoi strumenti di lavoro. Chiude la serie di allegorie la Scultura, raffigurata quasi di spalle, con scalpello e martello; qui il putto è divenuto una piccola scultura in marmo\n, che la donna sta modellando. Gli incarnati delle figure femminili sono luminosi, morbidi e lisci; osservandoli si ha l¿impressione che siano qua\nsi di porcellana. Le quattro opere, ora allestite nell'antica sala da ballo dell'abitazione, erano state collocate originariamente nella Sala dell'Età dell'Oro, dove fungevano da sovrapporta. E' probabile che da qui siano\n state spostate in seguito ai lavori di rifacimento e riallestimento dell'edificio, nel quarto decennio del XIX secolo.
TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
ENTE SCHEDATORE R03/ FAI - Fondo Ambiente Italiano
LICENZA METADATI CC-BY 4.0