Studi di figure e animali. FIGURE MASCHILI IN COSTUME E ANIMALI

disegno, ca. 1820 - ca. 1840

essere umano e uomo in generale

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta giallina/ inchiostro bruno
  • ATTRIBUZIONI Morgari Giuseppe (attr.)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Poldi Pezzoli. Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Poldi Pezzoli
  • INDIRIZZO Via Alessandro Manzoni 12-14, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è forse da ascrivere al capostipite della famiglia Morgari, Giuseppe, attivo a Torino nella prima metà dell'800, il quale si dedicò soprattutto alla raffigurazione di animali, come pure a nature morte, fiori e paesaggi, il quale venne nominato, per la sua abilità di prospettico e decoratore, scenografo di corte dal sovrano Carlo Felice, carica in seguito rinnovata dal re Carlo Alberto e quindi direttore della Reale Fabbrica di Arazzi del Castello del Valentino. Egli dipinse per Palazzo Reale a Torino "alcune sovrapporte con figurazioni di animali, fiori e paesaggi, con una tipica sua impronta settecentesca (...). Notevole anche la produzione da cavalletto, ad olio e tempera, in nature morte e in scene con animali" (A. Dragone, 1991, p. 114). Una sua "Natura morta con anatre e la mosca" realizzata nel 1832 ad olio su tela (cm 65 x 50), in cui compare un'anatra con il collo riverso in una posa molto simile a quella del fagiano presente nel disegno in esame, è riprodotta da A. Dragone (p. 114). Le altre figure schizzate sul medesimo foglio potrebbero riferirsi ad uno studio per una composizione in costume, come rivela la foggia degli abiti dei personaggi variamente atteggiati attorno ad un suonatore di liuto. Si ricorda infine che lo specialista della famiglia Morgari riguardo la raffigurazione di animali era Pietro (1852-1885), il quale, dopo aver studiato con Enrico Gamba ed Andrea Gastaldi, esordisce alla promotrice di Torino nel 1872; dipinse quadri storici e ritratti (Torino, Civica Galleria d'Arte Moderna) ma la sua fama si deve soprattutto alla rappresentazioni dei cani, per i quali nutriva una notevole passione, che descriverà in varie sue opere, tra cui due esposte nel 1881 a Milano ("Desolazione") e a Torino nel 1884 ("Idillio"), specializzando la propria tecnica con un meccanismo da lui inventato; il sovrano acquisterà invece da lui un dipinto con una scena di caccia alla volpe, l'anno prima della sua prematura scomparsa, avvenuta a Londra nel 1885.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Poldi Pezzoli
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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