Lo strumento ha la tavola armonica piuttosto larga ( a tale proposito vedi 215 di questa collezione). Il costruttore Francesco Presbler è da considerare assieme al figlio Giuseppe, ai Fixer, ai Monzino e ad altri, tra i più importanti della seconda metà del '700. (Dei Presbler in questa collezione vedi anche 219 e n. 225) La tavola armonica è costituita da alcune porzioni di abete, ha subito danni e parziali sostituzioni (vicino al manico e dalla parte degli acuti) ed è piuttosto compromessa. La rosetta è intagliata nella tavola e attraverso questa si possono vedere una catena piuttosto grande ed altre quattro piccole di supporto. Il ponticello, in noce, non è originale, mentre potrebbe essere giustificata la posizione. Il guscio è composto da tredici doghe, in legno alternato chiaro e scuro; quelle estreme, che si attaccano alla tavola armonica, sono scure e più larghe. Le doghe, scure, sembrano essere di noce (?), mentre quelle chiare potrebbero essere in acero, in tiglio oppure in pioppo (?):all'interno sono assicurate da strisce di carta. La controfascia esterna è in noce ed ha l'attacco per la cinghia. Il retro del manico è tinto di nero ed è in legno piuttosto tenero, mentre la tastiera, in ebano, presenta i baffetti.