mandolino di Filano Giuseppe (ultimo quarto sec. XVIII)
Lo strumento è arricchito, come di consueto, di tutte quelle particolarità (decorazioni) tipiche degli strumenti napoletani di prestigio ed il lavoro di costruzione del guscio è eseguito con notevole maestria. L'autore, con il padre Donato (citato nel cartiglio) è da considerarsi tra i più importanti costruttori di mandolini napoletani della seconda metà del '700, assieme ai liutai delle famiglie Fabricatore e Vinaccia. La tavola armonica è in due pezzi uniti specularmente con bordo interamente decorato da una tripla filettatura ebano-avorio-ebano. Vi è la presenza di decorazioni madreperlacee immerse in stucco rossastro, mentre attraverso il battipenna, in probabile tartaruga, si nota la doratura; decorazioni madreperlacee con ulteriore filettatura sono presenti anche attorno alla buca. Il guscio è composto da ventitré doghe, di cui le due estreme, quelle a contatto della tavola armonica sono, come di consueto, più larghe. Le doghe sono in acero con filettatura leggermente più scura; la controfascia esterna è anch'essa in acero. Il retro del manico è filettato con tartaruga, con avorio-osso e con ebano. La tastiera è bordata in avorio-osso con filettature in tartaruga e nella zona centrale vi sono decorazioni in madreperla immerse in stucco rossastro.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO mandolino
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MATERIA E TECNICA
avorio-osso
legno di abete
legno di acero
legno di bosso
legno di ebano
madreperla
tartaruga
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ATTRIBUZIONI
Filano Giuseppe (attivo Ultimo Quarto Sec. Xviii, Primo Quarto Sec. Xix)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0