violino di Ceruti, Giuseppe Antonio - ambito cremonese (metà sec. XIX)

violino 1847 - 1847

É uno strumento identificabile da tutte le caratteristiche stilistiche peculiari dell'autore, che saranno poi riprese dal suo allievo Gaetano Antoniazzi. Il fondo è in due pezzi di acero con marezzatura regolare e discendente dalla giunta. La nocetta è piccola ed alquanto squadrata. Le fasce sono dello stesso legno, tranne la superiore ed inferiore destra che sono state sostituite. La tavola è in due pezzi di abete. La bombatura è molto piena. I fori armonici hanno gli occhi alquanto piccoli e lo scavo della paletta inferiore soltanto centrale. La testa, con innesto, è in acero. La chiocciola è molto scavata, con l'occhio grosso. Il bianco del filetto è in un legno scuro (ebano?) di 0,5 mm e il nero di un colore molto intenso di 0,3 mm. Il filetto è molto vicino al bordo e continua verso la fine della punta, terminando a circa 2 mm da questa. La sgusciatura del filetto è molto stretta e profonda, tipica e caratteristica della famiglia Ceruti. I tasselli interni e le controfasce sono in abete. Queste non sono incastrate e hanno forma molto piccola. Ve ne sono anche di sostituite, ma leggermente più grosse. All'interno del fondo vi sono segnati tre cerchi non perfettamente concentrici (probabilmente per graduare gli spessori).

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