Madonna di Loreto con Santo Vescovo, offerente e San Pietro Martire

dipinto post 1575 - ante 1599
Campi Bernardino (attr.)
1552 ca./ 1591

Sulle nubi compare la Madonna con Gesù Bambino, che appoggia i suoi piedini sul modello di una chiesa sorretta da angeli. In basso a sinistra un santo vescovo presenta l'offerente inginocchiato, mentre a destra sta S. Pietro Martire. Sullo sfondo si scorge una città con torri e campanili.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA OLIO SU TELA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • ATTRIBUZIONI Campi Bernardino (attr.)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Como
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Volpi
  • INDIRIZZO Via Armando Diaz, 82-84, Como (CO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'originaria presenza di due Santi domenicani ha fatto ipotizzare la provenienza del dipinto dalla distrutta chiesa comasca di S. Giovanni in Pedemonte dove erano eretti due altari intitolati rispettivamente a S. Domenico e a S. Pietro Martire (Rizzini, 1989). Infatti, un intervento presumibilmente seicentesco trasformò la figura di S. Domenico in quella di un Santo Vescovo. In seguito alla soppressione del convento, la tela divenne proprietà di G. B. Bonola, il cui nome compariva sul vecchio telaio ("Di ragione e proprietà di Gio. Batt. Bonola qm Pietro 1818"). Successivamente passò alla fabbriceria di S. Agostino che la cedette al Museo Civico in cambio di un dipinto con la Madonna col Bambino e i SS. Francesco, Rocco e Sebastiano di Simone Peterzano (Rizzini, 1989). Il passaggio di proprietà, stabilito nel 1896, divenne definitivo nel 1903. Come già accennato, la figura del Santo Vescovo è il risultato di una ridipintura del preesistente S. Domenico effettuata con l'aggiunta del pallio, della mitria e di un pastorale al posto del giglio, mentre la firma di Bernardino Campi fu presumibilmente apposta da G. B. Paleari nel 1803. L'attribuzione dell'opera al pittore cremonese è, comunque, sostenuta dagli studiosi a partire da Giulio Bora (Bora, 1981) che ha rilevato le affinità iconografiche e tipologiche tra questo dipinto e altre opere di Bernardino, come la Madonna della Casa di Loreto alla Galleria Tadini di Lovere, datata 1572, la Vergine con Bambino, S. Gerolamo e S. Giovanni Battista nella parrocchiale di Frescarolo (1574) e quella con i SS. Stefano e Celso nella parrocchiale di Inverigo. Lo studioso, tra l'altro, ha osservato che il gruppo della Madonna con Gesù e il Santo Vescovo (già S. Domenico) derivano dalla pala di Giulio Campi nella chiesa di S. Sigismondo a Cremona.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Musei Civici di Como
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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