Diluvio universale

dipinto, ca. 1560 - ca. 1565

La cappella presenta, sulle tre pareti, scene affrescate relative al Diluvio universale, all'Entrata degli animali nell'arca, alla Fine del Diluvio e all'Ebrezza di Noè. Le composizioni sono contaddistinte da visioni all'aperto contrassegnate dalla presenza di figure umane e di animali, entrambi rappresentati in scala ridotta. L'attenzione del pittore sembra essere rivolta alla descrizione della varietà degli animali e degli uccelli, senza tuttavia omettere di soffermarsi sulle scene più intensamente drammatiche, come i casi di coloro che annegano, arrivando sino alla fredda analisi dei cadaveri disseminati a terra dopo il Diluvio. Le storie del Diluvio universale si ricollegano all'affresco del Battesimo di Cristo che le fronteggia nella chiesa claustrale, quale prefigurazione di quel momento della salvezza, secondo quanto chiarisce san Pietro nella prima Lettera (3, 20-21): "Dio nella sua longanimità attese, nei giorni di Noè, che fosse costruita l'arca, nella quale otto persone, in tutto, trovarono scampo dall'acqua, figura, questa del Battesimo che ora salva noi".

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Luini, Aurelio (1530-1593)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore
  • INDIRIZZO Corso Magenta 13, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In questi affreschi Aurelio Luini sfoggia una inedita propensione nei confronti del racconto e della narrazione fine a se stessa, che sfocia in un compiaciuto divertimento rivolto soprattutto alla resa descrittiva delle varie specie animali, rese con una minuzia quasi lenticolare. Figlio di Bernardino Luini, che fu attivo per molti anni in San Maurizio, Aurelio dimostra di possedere indiscusse doti per la pittura, che lo portano a collaborare, a partire dal 1555, insieme al più anziano fratello Giovan Pietro. Qui, come in altri casi, Aurelio esibisce i caratteri peculiari della sua pittura, sostenuta da una esuberante enfasi espressiva che si inserisce appieno nel filone della "Maniera" contemporanea. Il gusto naturalistico manifestato negli affreschi della cappella dell'Arca di Noè riflette inoltre gli interessi che Aurelio, membro dell'Accademia della Val di Blenio (retta da Giovan Paolo Lomazzo), aveva da sempre dimostrato nei confronti delle ricerche leonardesche.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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