Compianto sul Cristo morto. Compianto sul Cristo morto

gruppo scultoreo, post 1483 - ante 1483

All'interno del sacello di San Satiro, a fianco della chiesa di Santa Maria, fa mostra di sé, in una nicchia sopra l'altare principale, il Compianto sul Cristo morto. Un gruppo fittile formato da quattordici figure plasmate a tuttotondo: il Cristo deposto attorniato da alcuni personaggi canonici, come la Vergine, Maria di Cleofa, Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea, l'apostolo Giovanni e Maria Maddalena, più altre sette figure non identificabili che concorrono a rendere la scena maggiormente teatrale e accorata.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ modellatura
    TERRACOTTA
    terracotta/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Fonduli, Agostino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria presso S. Satiro
  • INDIRIZZO Via Torino, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Compianto sul Cristo morto della chiesa di Santa Maria presso San Satiro fu portato a termine da Agostino Fonduli nel 1483. Sappiamo infatti da un documento dell'11 marzo di quell'anno che l'artista s'impegnava a concludere, entro l'inizio del mese di maggio, con altre opere fittili destinate alla decorazione della stessa chiesa, anche il complesso gruppo scultoreo che a quella data doveva essere verosimilmente già in uno stato avanzato di lavorazione. Da un documento del 30 maggio 1491 apprendiamo poi che le statue furono dipinte da Antonio Raimondi, un pittore documentato per aver decorato anche le volte dei transetti della chiesa di Santa Maria presso San Satiro. L'opera di Fonduli s'innesta su una tradizione tutta lombarda che, dalla seconda metà del Quattrocento in avanti, vede il diffondersi e lo svilupparsi di una larga produzione di gruppi scultorei, in terracotta o in legno, con l'intento di mettere in scena, con un accentuato effetto teatrale, gli istanti antecedenti la sepoltura di Cristo. Lo scopo era infatti quello di coinvolgere emotivamente e spiritualmente il fedele - soprattutto in particolari celebrazioni come quelle del venerdì santo - per indurlo a personali riflessioni e meditazioni sui misteri connessi a queste sacre rappresentazioni. Tra il 1982 il 1989 è stata condotta una campagna di restauro all'interno del sacello di San Satiro che ha coinvolto anche le statue del compianto. Dalle analisi eseguite sulle superfici in tale occasione è emerso che almeno quattro interventi hanno interessato nel passato le sculture. Per uno di questi è stata indicata un'epoca compresa fra la fine del XVIII secolo e la prima metà del secolo successivo. A questo seguì certamente un altro restauro, condotto a metà dell'Ottocento, con il quale, per seguire il gusto dell'epoca, fu attuato un rinnovamento di stile del gruppo modificando parte dei volumi dei personaggi attraverso l'impiego di gesso e cocciopesto. L'intervento però più deleterio risale agli anni del Dopoguerra, dove per ricomporre le sculture, probabilmente sezionate per essere più facilmente trasportate durante il secondo conflitto mondiale, venne utilizzato del cemento, fatto colare nella cavità interne, e si impiegarono elementi metallici di vario genere per tenere insieme i pezzi.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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