deità
statuetta,
sec. XVII
Scultura in bronzo di Weituo (Skanda), stante, con barba e baffi spioventi, a mani congiunte con le dita incrociate a pugno. La figura indossa un'armatura composta di corazza e gambali e presenta uno svolazzo che da dietro la testa passa sotto gli avambracci fino ai piedi. Tracce di doratura e colore in corrispondenza dell'armatura.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO statuetta
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione a cera persa/ verniciatura/ doratura
- AMBITO CULTURALE Produzione Cinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Polo Arte Moderna e Contemporanea. Collezione Carlo Puini
- LOCALIZZAZIONE MUDEC - Museo delle Culture
- INDIRIZZO Via Tortona 56, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'identificazione con Weituo non è certa. Tipicamente la deità regge fra le braccia una spada. Weituo (Skanda) è uno dei guardiani del buddhismo e per questo la sua immagine si trova spesso in Cina alla fine dei Sutra, a ricordare il suo voto di proteggere il dharma. Nei templi cinesi la sua immagine è posta di fronte al Buddha nella sala principale, o può trovarsi alla destra della sala, quando alla sinistra si trova Sangharama, identificato con Guan Yu. La figura, come è qui rappresentata, nasce in Cina, e si ritrova fin dal periodo Yuan, ma le origini della divinità non sono sicure. Alcuni autori lo fanno derivare da divinità induiste mentre altri fanno nascere in Cina e lo legano al Sutra della luce dorata, dove compare come il capo dei 24 guardiani celesti o al bodhisattva Vajrapani. In alternatica potrebbe trattarsi di una statuetta di un "assitente" di una divinità principale taoista o confuciana.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302166916
- ENTE SCHEDATORE R03/ Mudec - Museo delle Culture
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2018||2018||2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0