Grande guerra: Soldati in trincea

disegno, 1915 - 1915

matita di grafite su carta

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ gratite
  • ATTRIBUZIONI Salietti, Alberto (1892-1961)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sono gli anni della Prima Guerra Mondiale: Alberto Salietti ha 23 anni quando viene chiamato a combattere al fronte, e nei tre anni passati in battaglia esegue una serie di opere grafiche tra le più belle che ci sono finora pervenute. Dell'artista ferrarese il Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco conserva un gruppo di sette piccoli fogli di taccuino risalenti a questo periodo (invv. 6286 A 1936; 6287 A 1937; 6288 A 1938; 6289 A 1939; 6290 A 1940; 6291 A 1941; 6292 A 1942), acquistati dalla Galleria Casa d'Artisti nel 1933. Essi illustrano, attraverso un forte equilibrio chiaroscurale e un attento studio dell'impaginazione, alcune delle vicende vissute dai soldati al fronte. Sono appunti grafici eseguiti a carboncino, alcuni dei quali realizzati frettolosamente in trincea, nei campi di battaglia o nei momenti di pausa. In essi l'artista crea atmosfere intense grazie alla sapiente ponderazione di luci e ombre. Le figure dei soldati sono bloccate in diverse situazioni, all'interno di spazi angusti, nel sotterraneo della trincea, nella vasta campagna, riuniti intorno a una mensa o in piedi come vedette. Seppur ancora legati alla tipica tradizione ottocentesca lombarda, tali disegni sono caratterizzati da una sicurezza nello studio della composizione e da una plasticità delle forme che preannuncia quanto avverrà nella pittura dell'artista intorno agli anni Venti. Una suggestiva descrizione di questi fogli è quella formulata da Marina De Stasio, la quale scrive: "I Sette disegni di guerra sono opere curate, disegni realizzati con forte segno pittorico, l'immagine è tagliata originalmente, in modi diversi a seconda del tema della composizione; le figure sono senza volto, ma non senza anima, c'è un sentire collettivo, un soffrire in vari modi la stessa ansia". E continua: "al vivo interesse formale, che si manifesta per esempio nell'attenzione all'uso dello spazio bianco del foglio di carta, si accompagna un'intensa consapevolezza del dramma che sta avvenendo" (De Stasio 1991). Inoltre, come ricordato da Arnanda Dallaj, disegni analoghi "vennero preparati nel 1917 per corredare nella 'Lettura' di dicembre il frontespizio e la prosa di G. Castellini Ore di un diario non scritto (pp. 935-939)" (Dallaj 1991).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160993
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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